Salvini | Flat tax | Tasse | Ue
SALVINI FLAT TAX – Il governo non fa passi indietro sul taglio delle tasse e si mostra fiducioso rispetto al negoziato con l’Ue, che potrebbe aprire una procedura d’infrazione per il debito eccessivo del nostro Paese. È quanto emerge dalle parole del vicepremier Matteo Salvini, che durante la sua visita a Washington ha ribadito le posizioni dell’esecutivo sui temi chiave di queste settimane.
Salvini | “La flat tax ci sarà, l’Ue se ne farà una ragione”
Il leader della Lega e ministro dell’Interno dalla capitale americana ha confermato la volontà di realizzare la flat tax, principale proposta economica del Carroccio. “Possiamo decidere come modularla negli anni, ma un taglio delle tasse ci deve essere assolutamente”, ha detto Salvini parlando con i giornalisti. “Convinceremo la Ue – ha aggiunto – con i numeri, la cortesia, altrimenti le tasse le taglieremo lo stesso, e la Ue se ne farà una ragione”.
Il vicepresidente del Consiglio ha riferito che il tema del rapporto Italia-Ue sarà anche affrontato con l’amministrazione Trump durante la visita negli Usa. “Faccio parte di un governo che in Europa non si accontenta più delle briciole”, sono state le parole di Salvini. E “ragioneremo – ha spiegato – anche dei problemi che si stanno vivendo all’interno dell’Ue”.
Salvini | “Italia partner Usa”
Negli Usa Salvini incontrerà Mike Pence e il segretario di Stato Mike Pompeo. Il vicepremier ha anticipato alcuni temi da trattare: “L’Italia vuole tornare a essere nel continente europeo il primo partner della più grande democrazia occidentale”, ha detto. “Quello che dirò è che altri paesi europei hanno preso un’altra strada, mentre noi ci siamo”. Si parlerà anche di Russia e Cina. “Sarebbe un errore strategico sia commerciale sia geopolitico allontanare la Russia dall’occidente per lasciarla nelle braccia dei cinesi. Bisogna fare di tutto per riportarli al tavolo e io preferisco ragionare che tornare all’asse Mosca-Pechino”.
Da Salvini un commento anche alla vicenda dell’aggressione subita a Roma da quattro ragazzi che indossavano la maglietta del Cinema America. “Noi – ha detto il ministro dell’Interno – combattiamo contro ogni genere di violenza, che siano comunisti, fascisti, allo stadio… Del resto io faccio il ministro che reprime la violenza, anche se hanno provato a darmi la colpa anche di questo episodio. Ma lasciano perdere, meno male che ero in volo così non mi sono innervosito…”.