In visita nella città di Cantù (Como) domenica 28 aprile, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha toccato diversi temi, fra i quali la lotta contro la droga, il sostegno al sindaco di centrodestra Alice Galbiati, ma anche il suo apprezzamento per la famiglia tradizionale.
Questa volta però nel mirino del leader della Lega non c’erano le coppie omosessuali e le diciture “genitore A” e “genitore B”, ma le famiglie di migranti colpevoli di minacciare il “made in Italy” attraverso la “sostituzione di popoli”.
Matteo Salvini ha invitato sul palco una famiglia con sei figli. Dopo essersi congratulato con il padre il vice primo ministro ha affermato: “È questa l’Italia per cui stiamo lavorando: che i figli nascano a Cantù e non ci arrivino dai barconi dall’altra parte del mondo già belli e confezionati”.
“Le sostituzioni di popoli con popoli che sostiene una certa sinistra a me non piacciono” ha concluso Matteo Salvini.