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    Salvini: “Le parole di Draghi sui vaccini? Ci sono rimasto male, poteva dirmelo in faccia anziché in conferenza stampa”

    Matteo Salvini, leader della Lega. Credit: ANSA
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 24 Lug. 2021 alle 10:42

    Dopo settimane di attesa e mistero, Matteo Salvini si è vaccinato contro il Covid-19, ma questo non scalfisce la sua netta contrarietà all’obbligo di Green Pass imposto per molte attività con il nuovo decreto anti-Covid del Governo.

    “Siamo stati gli unici ad opporsi in Consiglio dei ministri. Non abbiamo i numeri per bloccare la decisione. Abbiamo messo agli atti il nostro dissenso e adesso attendiamo di vedere come si evolverà la situazione”, spiega il leader della Lega, intervistato da Cesare Zapperi sul Corriere della Sera di oggi, sabato 24 luglio 2021.

    Salvini chiarisce la tempistica con cui si è inoculato la prima dose del vaccino non ha niente a che fare con le nuove regole: “Non scherziamo, la vaccinazione era stata prenotata per tempo, mica si può decidere dalla sera alla mattina…”, dice.

    Sui vaccini, osserva, “sono per la libertà di scelta”. “Da vaccinato non voglio imporre niente a nessuno. Se tanti hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione sono contento per loro. Però, stiamo attenti alle controindicazioni”. Ieri, racconta il leader della Lega, “ho passato la giornata al telefono con imprenditori, ristoratori, responsabili di agenzie di viaggio preoccupati per il crollo delle prenotazioni. Anche le associazioni di categoria hanno lanciato l’allarme. Siamo sicuri che non stiamo facendo danni?”.

    Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo decreto, il premier Mario Draghi ha risposto con tono polemico a una domanda sulla posizione di Salvini: “Fare appello contro i vaccini equivale a fare un appello a morire”, ha sentenziato il presidente del Consiglio. “Ci sono rimasto male”, commenta il leader della Lega. “Sono rimasto stupito negativamente”.

    “L’avevo sentito prima del Consiglio dei ministri”, prosegue Salvini riferendosi a Draghi, e “avevamo dialogato amabilmente su tante questioni. Se aveva qualche osservazione da muovermi poteva dirmelo al telefono e non attraverso una conferenza stampa”.

    “Il presidente ha fatto questa scelta d’intesa con Speranza. Noi avremmo agito diversamente”, ribadisce. Tuttavia, “a differenza dei 5 Stelle che minacciano e poi non fanno nulla, noi se abbiamo qualcosa da dire lo diciamo a voce alta ma non mettiamo a rischio gli equilibri”.

    Nel nuovo decreto Salvini trova peraltro anche una mezza vittoria della Lega: “Sono contento che non sia passato il cosiddetto modello francese che sarebbe stato molto più restrittivo. Abbiamo cercato di limitare i danni che sarebbero derivati nel caso di applicazione estensiva (nei bar, sui treni, nei luoghi di lavoro). Avremmo tolto i diritti civili a 30 milioni di persone. Vedremo fra 15 giorni”.

    Infine, una battuta sulle manifestazioni di protesta contro il Green Pass in tutta Italia: “Chi manifesta non è No vax”, sottolinea Salvini. “Conosco tanta gente che è vaccinata che si oppone alle restrizioni e che invoca la libertà di scelta. Mercoledì a Roma saranno in tanti a far sentire la loro voce. Non vedo che male facciano. Di certo non sarò io a ghettizzarli. E altrettanto sicuramente non voglio vivere in una nuova Unione Sovietica”.

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