Matteo Salvini cambia idea sulla disobbedienza della legge sbagliata.
Era il 2015, erano gli anni di Matteo Renzi al governo, erano gli anni dell’altro Matteo, Salvini, all’opposizione. In un tweet, l’allora segretario della Lega Nord invitava a disobbedire: “Mi piacerebbe si studiasse don Milani, a leggi sbagliate si deve disobbedire finché non cambia, e in Italia son tante”.
Chiaro, chiarissimo il messaggio lanciato dal leader del Carroccio, che in quell’occasione usava l’insegnamento del sacerdote fiorentino per dare addosso a un altro fiorentino, il Matteo presidente del Consiglio.
Leggere oggi le parole di appena quattro anni fa dell’attuale ministro dell’Interno fa sorridere. Il vicepremier leghista in questi giorni ha ripetuto ossessivamente che chi non rispetta le leggi va punito. E lo ha fatto in merito alla condotta assunta dalla capitana della Sea Watch 3, Carola Rackete, che lo scorso 26 giugno ha deciso di forzare il blocco ed entrare nelle acque territoriali italiane sfidando così Matteo Salvini e il suo diktat di tenere i migranti lontano dai porti italiani.
Nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 giugno la Sea Watch 3, la nave battente bandiera olandese con a bordo 43 migranti salvati 18 giorni fa, è attraccata senza autorizzazione al porto di Lampedusa con a bordo 40 migranti soccorsi al largo delle coste della Libia.
Subito dopo, la capitana della nave, Carola Rackete, tedesca di 31 anni, è stata posta in arresto dalla Guardia di Finanza con l’accusa di di resistenza o violenza contro nave da guerra e tentato naufragio: qui abbiamo spiegato cosa rischia penalmente.
Salvini contro la capitana della Sea Watch: “Comportamento criminale”
Se l’Europa apre gli occhi sui migranti grazie a Salvini (di G. Gambino)
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