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    Salvini: “Le parole di Conte mi interessano meno di zero”

    Salvini in uno scatto che ha postato su Facebook

    Il ministro dell'Interno dopo l'informativa in Senato del premier sul caso dei presunti fondi russi alla Lega

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 25 Lug. 2019 alle 09:48 Aggiornato il 25 Lug. 2019 alle 10:52

    Salvini, Conte, la Tav e i rapporti Lega-Russia

    La Tav e i rapporti tra la Lega e la Russia tengono banco nel dibattito politico e anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini è stato costretto ieri, 24 luglio, a intervenire e rispondere alle parole del  premier Giuseppe Conte. E lo ha fatto nella maniera che gli è più congeniale, con una diretta Facebook sul suo profilo.

    Oggi, 25 luglio, Salvini ha ribadito alcuni concetti a lui cari dai microfoni di Radio Anch’io. Travolto dall’inchiesta della Procura di Milano, il leader del Carroccio sbotta: “C’è un’inchiesta e buona caccia al tesoro che non c’è”. Il ministro dell’Interno risponde ad una domanda sul cosiddetto ‘Russiagate’ italiano e, come ha fatto altre volte, sminuisce il caso parlando di “fantasy di spionaggio in Russia”.

    Fondi russi alla Lega, Salvini: “Non mi interessano le parole di Conte”

    Del caso dei presunti fondi russi alla Lega [qui la ricostruzione completa del caso] ha parlato ieri il premier Giuseppe Conte al Senato. Un’informativa che ha scatenato alcune manifestazioni di dissenso a Palazzo Madama perché i senatori del Movimento 5 stelle e del Partito democratico non hanno gradito il fatto che il ministro dell’Interno, coinvolto in prima persone nell’inchiesta sui fatti dell’hotel Metropoli di Mosca, non si sia presentato in prima persona.

    “Dal ministro competente non ho ricevuto informazioni”, ha riferito Conte, puntando in modo sommesso e velato il dito contro il suo vicepremier. Dato che però non è sfuggito agli oppositori, tanto che il Pd ha scelto di affondare il colpo e ha annunciato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Interno.

    E Salvini oggi si difende: “Le parole di Conte mi interessano meno di zero. Mi alzo ogni mattina per andare al Viminale per lavorare”. E non si esime dal fare un sottinteso riferimento a una possibile crisi di governo: “Io finché posso far le cose sto al governo, se dovessi accorgermi che sto al governo per non fare le cose…”, ha detto, lasciando in sospeso il concetto.

    Salvini: “Non penso al voto a breve”

    Ma in un intervista sul Sole 24 ore pubblicata oggi, 25 luglio, il leader della Lega  confessa che non ha voglia di andare al voto a breve.

    “La convenienza della Lega sarebbe di andare a votare domani mattina, però da ministro ho a cuore anche altro. E i ‘sì’ di martedì e di mercoledì sono incoraggianti”, dice, parlando dei 50 miliardi di investimenti sbloccati dal Cipe e dopo il via libera del premier Conte alla Tav.

    “Sono state 24 ore preziose – commenta Salvini -. Quando parlavo dei partiti dei no e dei no che bloccano l’Italia pensavo ai No Tav, ai No Pedemontana, ai No Gronda, ai No alle ferrovie al Sud.

    Salvini e i No Tav

    I movimenti di protesta contro la Tav ieri avevano minacciato il premier Conte, colpevole di aver acconsentito alla prosecuzione dei lavori della Tav perché “costerebbero meno che fermarsi”. “Non conosce la nostra determinazione”, hanno fatto sapere i No Tav.

    E a loro oggi risponde il ministro Salvini: “Speriamo non ci siano episodi di violenza, ma nel caso ci fossero verranno perseguiti come prevede la legge. Non tollereremo violenza contro le forze dell’ordine, niente resterà impunito”.

    Per Salvini insomma è una bella giornata: “Nell’arco di 24 ore sono arrivati sì per quasi 60 miliardi. È un bel passo avanti, una giornata di festa, e mi spiace invece per il travaglio dei Cinque Stelle. Amen”.

    Rapporti tesi tra Lega e M5s

    Ma evidentemente i rapporti con l’altra forza di governo sono ancora tesi. Salvini e Di Maio non si parlerebbero da giorni e le tensioni in seno al Consiglio dei ministri sono ancora irrisolte. Tutto questo proprio nel giorno in cui il premier Conte ha invitato le organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi per parlare della prossima manovra. Che nasce decisamente in un clima molto instabile.

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