Salvini a Conte: “Mia figlia ha chiesto ‘perché signore in tv ce l’ha con te’?”
Continua il botta e risposta a distanza tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Il leader leghista risponde, attraverso due interviste al Tg1 e al Tg4, al presidente del Consiglio e agli attacchi arrivati ieri durante la conferenza stampa con cui ha annunciato la proroga delle restrizioni per tutti gli italiani fino al 3 maggio. Al Tg1 Salvini racconta: “Ieri sera mia figlia mi ha chiesto perché quel signore in televisione ce l’ha con te e ti insulta? Le ho risposto, lascia stare, è Pasqua, perdona…”. Poi Salvini prosegue: “Mi è dispiaciuto di più il no alle proposte per migliorare il provvedimento” sulle imprese.
Salvini se la prende ancora con Conte e il governo: “Sono dispiaciuto perché qualcuno vuol fare da solo e non ci ascolta. Continuiamo a dialogare, con i nostri sindaci, l’emergenza è trovare bombole di ossigeno e mascherine. A Mattarella ho detto che sono preoccupato per la situazione economica, spero veramente che il governo non pecchi di presunzione dicendo ‘facciamo tutto noi’, spero che qualcuno non dica no alle proposte della Lega solo per fare un dispetto politico”. Poi il leader della Lega tira di nuovo in mezzo l’esempio – sbagliato, trattandosi di una misura ben diversa da come la descrive – della Svizzera che “versa fino a 500mila euro compilando un foglio”. Salvini aggiunge ancora: “Noi avevamo proposto di aumentare lo stipendio dei medici e del personale sanitario: ci hanno detto di no”.
Al Tg4 il leader leggiti ribadisce il suo messaggio: “Penso che Conte non abbia capito l’emergenza che vive l’Italia e penso che invece il presidente Mattarella l’abbia capito benissimo. Sentirsi insultare in diretta televisiva mentre il Paese soffre, il venerdì Santo, mentre il Papa fa la via crucis… Credo che Conte non sia degno di una carica come quella di presidente del Consiglio”. Tornando alla telefonata con il capo dello Stato, Salvini prosegue: “Al presidente Mattarella ho detto che sono al lavoro in tutta Italia con i nostri sindaci per risolvere i problemi e gli ho riportato la voce dei commercianti, degli imprenditori, dei lavoratori, degli artigiani che non vedono l’ora di tornare a lavorare. Quando ieri il premier, a parte gli insulti e la bugie, ha detto che ne riparliamo a maggio, ha buttato milioni di italiani nello sconforto perché bollette, rate e affitti non aspettano. Quindi ho detto a Mattarella che dal nostro punto di vista, prima si torna a lavorare in sicurezza, con mascherine e guanti, meglio è”.
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