“Chiedo scusa al popolo francese a nome del signor Conte e della signora Lamorgese, che hanno la responsabilità morale di quello che è successo oggi a Nizza”. Ad affermarlo durante una diretta su Facebook ieri sera è stato il segretario della Lega Matteo Salvini, che ha fatto riferimento all’attentato avvenuto nella cattedrale di Nizza, dove un uomo armato di coltello ha ucciso tre persone. Il killer, Brahim Aoussaoui, era arrivato dalla Tunisia a Lampedusa lo scorso settembre a bordo di un barchino e trasferito a Bari prima che se ne perdessero le tracce.
“L’Italia ventre molle dell’Europa no”, ha affermato Salvini. “Pensate che il nome dell’Italia, di Lampedusa, Palermo e Bari è sulle televisioni di tutto il mondo perché l’assassino islamico lo sgozzatore il tagliatore di teste è arrivato su un barcone in Italia e il governo italiano lo ha fermato? No, il governo italiano lo ha coccolato”. E ha aggiunto: “L’Italia è il Paese dove sbarca la qualunque gli dai un biglietto da crociera e vanno ovunque. Ministro Lamorgese, se ha coscienza si dimetta”.
“Il ministro Lamorgese ha detto che il terrorista di Nizza è entrato da Lampedusa perché Lampedusa è la porta d’Europa. Il problema è che quella porta andrebbe chiusa e sorvegliata, non spalancata come fa la sinistra al governo, proprio perché è la porta d’Italia e d’Europa”, gli ha fatto eco la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, questa mattina.
Intanto, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) ha deciso di richiedere le audizioni del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del capo della Polizia Franco Gabrielli (oltre che “sulle specifiche tematiche riguardanti gli eventi di piazza che si stanno verificando) anche “sulla vicenda del cittadino tunisino che transitato dall’Italia ha poi compiuto il sanguinoso attentato in Francia”.
Lamorgese: “Nessuna responsabilità da parte nostra”
A proposito dell’attacco a Nizza, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha dichiarato: “Dobbiamo essere vicini alla Francia e ai Paesi europei perché questo è un attacco all’Europa. Lampedusa è la porta d’Europa”. La titolare del Viminale ha spiegato che l’autore dell’attentato “non era stato segnalato né dalla Tunisia, né dai servizi di intelligence. È arrivato a Lampedusa con uno sbarco autonomo il 20 settembre e il 9 ottobre ha ricevuto un decreto di respingimento“.
Lamorgese ha dichiarato che le polemiche scoppiate parlano di una “responsabilità non ce n’è da parte nostra: si parla delle nostre modifiche al decreto sicurezza ma quei decreti anziché creare sicurezza hanno creato insicurezza, perché 20 mila persone sono dovute uscire dall’accoglienza da un giorno all’altro. Noi”, ha aggiunto la ministra, “abbiamo cercato di tenere presente le esigenze di sicurezza del Paese, non disperdendo tutti sul territorio nazionale, facendo dei progetti mirati e affinché restassero sotto i radar delle forze di polizia”.
Lamorgese ha ricordato che “casi del genere si erano verificati anche in passato. E allora io mi chiedo come mai le forze di opposizione che oggi si sono scusate con la Francia, a cui io manifesto tutta la mia solidarietà, non hanno ritenuto di scusarsi in altri casi gravi che si sono verificati e parlo ad esempio degli attentati alla metropolitana di Londra, al London Bridge o alla Rambla. È il momento di fermarci con queste polemiche”.
Le reazioni
“Fa molto effetto sapere che il terrorista responsabile della strage di Nizza sia sbarcato a Lampedusa e sia passato per l’Italia”, ha dichiarato Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo ad Studio 24, su RaiNews24. “Un fatto che ci deve far interrogare in merito alle falle del nostro sistema di accoglienza. Alla luce di quanto accaduto risultano ancora più incomprensibili le scelte del governo di ammorbidire i decreti sicurezza. Il ministro Lamorgese venga in Parlamento, l’esecutivo ha il dovere di venire in Aula e di dare spiegazioni. Siamo di fronte ad un episodio davvero molto grave”.
La Lega ha chiesto che la ministra riferisca “con urgenza nella Commissione in cui è all’esame la conversione in legge delle modifiche ai decreti Sicurezza“. I componenti della Commissione I Affari costituzionali alla Camera dei Deputati hanno chiesto che “Il ministro Lamorgese ci venga a spiegare, con dati alla mano, le sue dichiarazioni di oggi per cui i decreti sicurezza avrebbero aumentato l’insicurezza: ci venga soprattutto a spiegare come, secondo lei, con l’aumento esponenziale degli sbarchi irregolari degli ultimi mesi possa essere garantita la sicurezza nazionale e internazionale”
Il Pd si è schierato al fianco di Lamorgese: “Condividiamo le parole con cui la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha risposto alle assurde accuse rivoltegli da Matteo Salvini”, commenta il deputato Carmelo Miceli, responsabile Sicurezza del Partito democratico. “Ancora una volta il leader della Lega non ha saputo sottrarsi alla propaganda e alla strumentalizzazione politica dinanzi ai tragici fatti di Nizza, perdendo un’altra occasione per tacere”. Il viceministro dell’Interno Matteo Mauri ha definito quelle contro Lamorgese “accuse assurde e strumentali”.
Ferma condanna alle parole di Salvini anche da Italia Viva. “È inaccettabile la speculazione politica di Salvini contro la ministra Lamorgese”, ha dichiarato Gennaro Migliore, capogruppo in Commissione Esteri alla Camera. “Siamo di fronte a un barbaro assassinio e si vuole costruire un’azione per delegittimare l’operato dell’intera filiera della nostra sicurezza nazionale. Il terrorismo è un nemico feroce e subdolo che si rallegra delle divisioni interne di chi lo deve contrastare”.
“Lo sciacallaggio politico della destra italiana sulla vicenda del terrorista tunisino autore del gravissimo attentato in Francia testimonia come ormai la propaganda abbia preso il posto della corretta e democratica dialettica politica e istituzionale. Piena solidarietà e completa fiducia nell’operato della ministra dell’Interno Lamorgese”, ha affermato il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro. Per l’ex presidente della Camera Laura Boldrini: “Quando tutta Europa si stringe alla Francia colpita dal terrorismo islamista, lui coglie l’occasione per avviare la campagna di sciacallaggio politico interno. Il fondo si può sempre toccare. Lo insegna Salvini con questo post”.
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