Salvini paragona l’episodio della nave ferma a Civitavecchia con quello della Ocean Vikings
“A Civitavecchia 6mila croceristi bloccati a bordo, mentre a Taranto, per 400 presunti profughi da chissà dove, porti spalancati…”, sono le parole con cui Matteo Salvini ha commentato l’episodio della nave da Crociera ferma a Civitavecchia con seimila passeggeri a bordo per controlli sanitari, paragonandolo al recente sbarco della nave Ong Ocean Vikings.
Il segretario della Lega ha così affiancato nel suo post su Facebook il blocco imposto alla nave intercettata questa mattina, giovedì 30 gennaio, nel porto laziale a causa di un caso sospetto di contagio di coronavirus, con la vicenda della nave umanitaria di Medici Senza Frontiere, che durante la mattina di mercoledì 29 gennaio è approdata al porto di Taranto con 400 migranti a bordo dopo un’attesa di quattro giorni dalla prima operazione di salvataggio, condotta venerdì 25 gennaio.
Salvini ha approfittato dell’allarme coronavirus che si sta diffondendo anche Italia per parlare dell’importanza di aumentare i controlli sui voli che arrivano dalla Cina e quindi affermare la necessità di chiudere le frontiere.
“Il ministro della Salute finalmente arrivato in Senato (dopo le pressioni della Lega) ha appena ammesso che in Cina il coronavirus è trattato e considerato pericoloso “come la peste e il colera” e ha parlato di “elevata probabilità di diffusione globale” del virus. Altro che speculazione, questa è la verità. Ogni giorno arrivano in Italia decine di voli dalla Cina: ci vogliono controlli, controlli e ancora controlli. Altro che frontiere aperte…”, ha scritto Salvini in un post precedente.