“Siamo avanti e non di poco, ma non posso parlare di più di sondaggi sennò mi arrestano e ho già 18 processi. Adesso mi manca solo di essere denunciato da uno spacciatore e le ho viste tutte. Sono orgoglioso di essere andato in una zona della periferia bolognese dove non vedevano un politico da anni a dare una mano a madri e padri nella loro lotta alla droga”.
Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta Facebook, da Piacenza. L’ex ministro dell’Interno ha commentato così la vicenda della sua “citofonata” nel quartiere Pilastro di Bologna a un presunto spacciatore.
Lo stesso ragazzo a cui il leghista aveva citofonato, intervistato ai microfoni di TPI, aveva dichiarato: “Sono andato a denunciare. Non spaccio, non ho nessun precedente”.
Salvini si era già difeso nella giornata di ieri, dopo la bufera provocata dal suo gesto. “Gli spacciatori devono stare in galera, non a casa. Quando una mamma mi chiede aiuto, una mamma che ha perso un figlio per droga, faccio il possibile mettendomi in prima linea, anche se qualche benpensante protesta”.
TPI ha intervistato anche Anna Rita Biagini, la donna bolognese del quartiere Pilastro che ha condotto Salvini per mostrargli la casa del presunto spacciatore: “Non ho portato io Salvini al citofono, alcuni esponenti della Lega ieri mattina mi hanno contattato chiedendomi di indicare loro dove abitano gli spacciatori della zona e io gliel’ho semplicemente detto”, ha spiegato. “Sapevano che ho foto di queste persone che spacciano, che ho già fatto avere alla polizia e ai carabinieri”.