Salvini al citofono a Bologna, provvedimento disciplinare per il carabiniere
È arrivato un provvedimento disciplinare nei confronti del sottufficiale dei carabinieri accusato di aver fatto da tramite con la donna che nel gennaio scorso ha accompagnato Matteo Salvini nella sua famosa passeggiata al quartiere Pilastro di Bologna, culminata con l’ormai celebre citofonata del leader della Lega nella casa di un presunto spacciatore. Nei confronti del carabiniere, nei confronti del quale era già stata aperta un’indagine interna nei mesi scorsi, è arrivata la sanzione di cinque giorni di “consegna semplice“, una misura che punisce le violazioni alle norme del servizio e della disciplina e l’inosservanza dei doveri. Si tratta, in realtà, di poco più di un richiamo ufficiale, dal momento che la consegna semplice non comporta grosse conseguenze, se non il fatto che resterà sul foglio matricolare del militare e quindi sul suo curriculum.
L’accusa nei confronti del sottufficiale è di aver leso l’immagine dell’Arma, presentando al segretario della Lega la donna che lo ha poi accompagnato nella passeggiata per il quartiere, indicandogli infine la casa del presunto spacciatore tunisino. “La sanzione non è definitiva – ha spiegato l’avvocato difensore del carabiniere, Arcangela Spenillo – e a livello procedurale ci sono diverse anomalie e lacune, anche dal punto di vista del diritto di difesa. Abbiamo presentato ricorso gerarchico al comando interregionale”. Secondo il legale, inoltre, “c’è stato un travisamento dei fatti. È stato lo staff della Lega a contattare il mio assistito chiedendo se aveva il numero della signora, perché lei più volte aveva scritto alla Lega chiedendo di interessarsi della questione al Pilastro. Semplicemente lui ha chiesto alla signora se poteva fornire il numero e con il suo consenso lo ha trasmesso e poi se la sono vista loro”. Il sottufficiale dei carabinieri è anche coinvolto in un’altra indagine, con le accuse di stalking ai danni di un avvocato e depistaggio, in concorso con un collega. Il militare sta aspettando che venga fissata l’udienza preliminare, dopo che la Cassazione ha annullato – senza rinvio – la misura cautelare della sospensione dal servizio.
A gennaio scorso, durante il tour elettorale per le Regionali in Emilia-Romagna, l’arrivo di Salvini al quartiere Pilastro di Bologna fece molto scalpore. “Buonasera, sono Salvini, è vero che qui spacciate?”, aveva detto il segretario del Carroccio al citofono, mentre parlava con un membro di una famiglia di origine tunisina che secondo alcuni residenti spacciava droga nella zona.
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