Matteo Salvini non ne ha azzeccata più una fino alla scoppola delle amministrative. Per tacere dei guai che hanno colpito uno ad uno i fedelissimi del Capitano: da ultimo Luca Morisi, l’inventore della Bestia che lo ha fatto grande nell’immensa piazza social, finito in una storiaccia di droga e mignotti.
E prima ancora il suo colonnello nel Lazio Claudio Durigon che si era salvato per miracolo dopo aver confessato l’inconfessabile sui fondi alla Lega («Il generale della Guardia di Finanza che indaga, lo abbiamo messo noi»), poi costretto alle dimissioni ché l’idea di intitolare piazza Falcone e Borsellino nella sua Latina al fratello del Duce ha creato un vespaio imbarazzante…
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