Ovviamente Twitter non perdona, e il primo ad accorgersi dell’ultima svolta fregolistica nel look di Matteo Salvini è stato il popolo dei cinguettii caustici, che ha iniziato ad irriderlo di prima mattina.
Ed è anche vero che la metamorfosi era già in corso da giorni, da quando il leader della Lega, con l’avvicinarsi del voto in Umbria ha iniziato a mutare ancora una volta il suo look: addio alle felpe auto-etnico-celebrative, addio le divise da forestale, da pompiere, da poliziotto e da para-carambineiro, addio alle toppe catarifrangenti e ai cordini con il moschettone e agli scarponi, e benvenuto alle coste, ai velluti, alle polacchine che fanno tanto ceto medio riflessivo.
Sui social ha girato addirittura una foto fake che lo ritraeva, da novello zelig, munito di un portaocchiali in pelle al collo, che ha fatto gridare allo scandalo: una mimesi del lider Fausto, un eccesso di bertinottizzazione. Ma appunto, come detto, questa foto era in realtà soltanto un fotomontaggio.
Resta da capire se basti questo per sedurre l’Emilia Romagna, un leader che veste a metà strada fra Achille Occhetto e Nanni Moretti, ma parla come Trump e Orban.