L’incremento di arrivi di migranti a Lampedusa ha riacceso un dibattito caro ai leader del centordestra. Giorgia Meloni continua ad inneggiare al blocco navale mentre Salvini Matteo ha affermato a più riprese di voler rispolverare i tanto amati decreti sicurezza. “Chi scappa davvero dalla guerra non deve arrivare con un barchino rischiando di morire, deve arrivare da in aereo, principe o principessa, come stanno accogliendo gli italiani chi scappa dall’Ucraina. Noi siamo un popolo accogliente, ospitale e generoso. Non occorrono i blocchi, basta riapplicare i decreti sicurezza e trovare qualcuno che al ministero dell’Interno invece di ‘non vedo, non sento e non parlo’ faccia il suo lavoro. Anzi, se avete notizia dell’attuale ministro dell’Interno segnalatelo a ‘Chi l’ha visto?’. Ci sono agenti della polizia di Stato preoccupati perché non hanno notizie del ministro Lamorgese. Dal 25 settembre si cambia musica”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in occasione di un evento elettorale a Messina.
La leader di FdI aveva detto: “Uno Stato serio controlla e difende i propri confini. Non mi stancherò mai di ribadire che l’unico modo per fermare l’immigrazione clandestina è il blocco navale: una missione europea in accordo con le autorità nordafricane. Solo in questo modo sarà possibile mettere fine alle partenze illegali verso l’Italia e alla tragedia delle morti in mare. È giunto il momento di voltare pagina. Avverrà il 25 settembre se gli italiani ci daranno fiducia”.