Il sindaco di Milano Sala: “Basta smart working, torniamo a lavoro”, ricoperto di insulti sui social
“Basta smart working, torniamo a lavoro”: lo ha dichiarato in un video il sindaco di Milano Beppe Sala, il quale, successivamente, è stato travolto da una valanga di insulti sui social. Il primo cittadino meneghino, infatti, nella mattinata di venerdì 19 giugno ha postato un filmato sul suo profilo Facebook in cui, ha parlato della necessità di ritornare a lavorare in ufficio come simbolo di ripartenza e di ritorno alla normalità dopo il lockdown imposto a causa dell’epidemia di Coronavirus. “Un consiglio mi sento di darlo – afferma Sala nel video – io sono molto contento del fatto che il lockdown ci abbia insegnato lo smart working, e ne ho fatto ampio uso in Comune, ma ora è il momento di tornare a lavorare perché l’effetto grotta per cui siamo a casa e prendiamo lo stipendio ha i suoi pericoli”.
L’uscita di Sala, però, non è piaciuta a diversi utenti. In molti, infatti, hanno sottolineato che nessuno è “rimasto a casa prendendo lo stipendio” così come dichiarato dal sindaco di Milano proprio perché tutti coloro che sono stati in smart working hanno appunto continuato a lavorare, facendolo da casa anziché in ufficio. Anzi, come si può leggere nei commenti apparsi sul web sia agli articoli delle principali testate italiane, che hanno dato la notizia, che al filmato postato sul profilo social del sindaco di Milano, sono numerose le persone che affermano di aver lavoro addirittura di più durante lo smart working. “Lei non ha nemmeno idea, credo, di cosa significhi lavorare in smart working…. per molti significa che tu sei reperibile h 24” si legge in uno dei commenti, mentre c’è anche chi sottolinea: “Lavoro il doppio e sono stanchissima, ma comunque non voglio tornare in ufficio”.