“L’Associazione Rousseau cambia strada. La scelta è dolorosa, ma inevitabile”. È quanto si legge in un post dell’Associazione Rousseau sul Blog delle Stelle. La scissione è dunque in atto. L’ultimatum di Davide Casaleggio, in cui chiede al Movimento di versare 450 mila euro all’Associazione Rousseau, non ha trovato sponde nei 5 stelle. È solo l’inizio dello scisma che porterà i grillini a emanciparsi dalla piattaforma nata ancor prima del Movimento.
“In questi 15 mesi abbiamo sollecitato costantemente la risoluzione delle criticità. Per otto lunghi mesi abbiamo richiesto più volte di condividere un progetto comune con responsabilità e perimetri ben definiti dei ruoli reciproci e abbiamo proposto concretamente un accordo di partnership per rafforzare e chiarire il legame tra Rousseau e il Movimento così come indicato dagli iscritti attraverso il voto. Abbiamo cercato, in ogni modo, di mantenere forte quel rapporto speciale che ha permesso ad una forza politica di diventare protagonista della storia del nostro Paese e di portare nelle istituzioni migliaia di cittadini con l’elmetto”, viene spiegato. “Ma stare insieme deve essere una scelta reciproca e deve presupporre rispetto e assunzione di responsabilità da ambo le parti. E questo, purtroppo, non si è verificato”.
“A fronte dell’enorme mole di debiti cumulati dal MoVimento 5 Stelle nei confronti dell’Associazione Rousseau e della decisione di chi ritiene di essere il gruppo dirigente del MoVimento di impartire ai portavoce un invito diretto a violare espressamente lo Statuto stesso del MoVimento, omettendo di versare, già dal mese di aprile, il contributo stabilito per i servizi erogati, questa mattina abbiamo dovuto comunicare a tutto il personale di Rousseau che siamo costretti ad avviare le procedure per la cassa integrazione”. Così sempre l’associazione Rousseau in un post pubblicato sul blog delle Stelle dal titolo ‘Oggi siamo a terra, ma ci rialzeremo’.
“Oggi non è più possibile, infatti, sostenere le spese necessarie per il personale che lavora quotidianamente ai 19 servizi di cui il MoVimento 5 Stelle usufruisce – aggiunge – Nonostante tutto, noi seguiteremo – nel limite del possibile e per rispetto verso tutte le persone che credono nel progetto- a fare la nostra parte onorando i nostri impegni, come sempre. A tal fine, manterremo la piattaforma attiva applicando ovviamente pesanti ridimensionamenti”.
“La democrazia diretta, la partecipazione, il coinvolgimento degli iscritti nelle decisioni non dipendono dal singolo strumento utilizzato ma dalla volontà del Movimento 5 Stelle di affidarsi alla democrazia diretta avvalendosi prioritariamente di strumenti digitali”. È quanto si legge in un post pubblicato sul profilo Facebook del Movimento 5 Stelle che risponde virtualmente al comunicato di Rousseau e affermando la necessità di separarsi da una associazione impegnata ormai anche a livello politico. “Il nostro cuore pulsante è la democrazia diretta, qualunque sia lo strumento utilizzato. Le scelte dell’associazione Rousseau dell’ultimo anno evidenziano la volontà di quest’ultima di svolgere una parte attiva e diretta nell’attività politica. Questa volontà è incompatibile con una gestione ‘neutrale’ degli strumenti che devono servire ad attuare la democrazia diretta nel Movimento”.
Il Movimento 5 Stelle, si afferma nel post, “nell’ambito del nuovo progetto politico in corso di definizione, ha pertanto avviato tutte le procedure necessarie per dotarsi degli strumenti digitali necessari ad assicurare la partecipazione degli iscritti al Movimento 5 Stelle ai processi decisionali”.
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