Dopo il caso dello stalker dell’ex ministra Lucia Azzolina (qui la storia), il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso finisce nuovamente nell’occhio del ciclone per il ruolo che sua moglie, Graziangela Berloco, avrebbe ricoperto all’interno del ministero, favorendo la nomina di alcuni docenti nello staff del marito, vicini all’associazione che la donna presiedeva fino a poco tempo fa.
C’è un primo fatto: così come ricostruito anche da La Repubblica, infatti, la donna, avvocato dei docenti precari italiani, i quali da sempre sono in conflitto con il ministero dell’Istruzione, avrebbe affiancato il marito nella scelta della squadra che dovrà occuparsi della scuola, secondo le deleghe che sono state assegnate a Sasso dal ministro Patrizio Bianchi.
E sarebbero stati proprio Sasso, già balzato agli onori delle cronache per aver erroneamente attribuito a Dante una frase che in realtà era di Topolino, e la moglie Graziangela, fino ieri presidentessa dell’Associazione libera scuola con sede a Bari, a promuovere Pasquale Vespa, stalker dell’ex ministra Azzolina, come “stretto collaboratore” del sottosegretario, incarico poi rimosso in seguito alle polemiche scaturite in seguito alla sua nomina.
Successivamente, il sottosegretario e la moglie hanno portato nell’ufficio di Viale Trastevere Gianni Romeo, un altro professore del giro dell’Als, l’associazione specializzata in diritto scolastico e della quale era presidente la moglie di Sasso.
“Ringrazio Rossano Sasso per la fiducia accordatami – ha dichiarato il docente – è per me un onore poter lavorare in stretta collaborazione con lui”.
Romeo e la moglie di Sasso, Graziangela, lo scorso 8 gennaio, così come testimoniano le foto pubblicate sul profilo Facebook del docente, avevano presentato alla Corte costituzionale la legge di iniziativa popolare per la formazione-assunzione di ogni supplente che sia stato almeno tre anni in cattedra proprio in veste di rappresentanti dell’Als – L’associazione Libera Scuola.
Interpellato da La Repubblica, Sasso ha smentito che la moglie abbia avuto un “ruolo” all’interno del ministero: “Per quanto riguarda il ruolo da suggeritrice di mia moglie – dichiara il sottosegretario – vorrei dire che al ministero in questi giorni è venuta a portarmi qualche panino e a scegliere il colore delle cornici di un quadro a cui tengo. Confermo che le ho chiesto di non occuparsi più di ricorsi contro il ministero dell’Istruzione, anche se ha una specializzazione in Diritto scolastico, e lei di sua spontanea volontà si è appena dimessa dall’incarico di presidentessa dell’Associazione libera scuola”.
“Sta soffrendo molto e la ringrazio della generosità – conclude Sasso – La questione precari nella scuola è troppo importante, voglio tornare al centro della cronaca con i contenuti delle mie battaglie”.
Sulla nomina di Vespa, invece, il sottosegretario ha dichiarato: “Sono dispiaciuto che la ministra Azzolina abbia letto l’assunzione di Vespa come una rivalsa nei suoi confronti”.
“Ma io l’avevo chiamato nel mio ufficio solo perché era un esperto nel mondo del precariato. No, non avevo controllato il suo profilo Facebook, non sapevo dei modi violenti. L’avevo conosciuto, avevamo condiviso tante battaglie e ho pensato a lui quando ho avuto bisogno di una figura tecnica”.
“Il ministro Bianchi ha chiuso l’incidente e ora è Vespa a subire minacce per cui nessuno pagherà. Non tornerà nel mio ufficio, qualche volta lo sentirò per avere spunti sul tema” ha dichiarato Sasso.
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