“Io dico che Raggi non è più adeguata a fare il sindaco di Roma non per eventuali irregolarità, non faccio il pm e non faccio il giudice, decideranno loro se ci sono stati reati”: sono queste le parole pronunciate dal leader della Lega, Matteo Salvini.
“Ma se un sindaco della città più importante d’Italia dice ‘i romani fuori dalla finestra vedono la merda’ e ‘ho la città fuori controllo’ è un giudizio politico il mio. Non sei in grado di fare il sindaco, lascia che qualcun altro faccia il sindaco”.
Il commento del ministro dell’Interno arriva dopo l’inchiesta de L’Espresso che rivela come la sindaca di Roma abbia fatto pressioni sull’ex ad di Ama, la società che si occupa della nettezza urbana nella Capitale, affinché modificasse i conti.
Come denunciato dallo stesso ad Lorenzo Bagnacani ai pm, la sindaca di Roma avrebbe esercitato “pressioni” indebite su di lui e sul cda all’Azienda per “determinare la chiusura del bilancio dell’Ama in passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali”.
Richieste di dimissioni erano arrivate anche dal capogruppo Lega al Senato, Massimiliano Romeo, e Riccardo Molinari, capogruppo Lega alla Camera.
“Se quanto riportato dalle intercettazioni corrispondesse a verità, si tratterebbe di un fatto di gravità inaudita. Per rispetto delle regole interne del Movimento cui appartiene, sarebbe opportuno per il sindaco Raggi farsi da parte e presentare subito le dimissioni”, avevano affermato i due leghisti.
Richiesta a cui ha fatto eco anche il ministro Centinaio, che si aspetta un “gesto concreto” e da Erika Stefani, a capo degli Affari regionali (entrambi in quota Lega).
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