Per quanto siano passati quasi duemila anni, la Roma Antica non sembra essere mai stata così attuale, almeno per una campagna elettorale. L’influencer (o forse è il caso di dirlo in latino, il “permovetor”) è stato senza dubbio Enrico Michetti, che si è presentato ai romani come candidato del centrodestra parlando della Roma di Augusto e degli acquedotti, dei capite censi e di tribuni, spiazzando non poco gli altri candidati che, nonostante un’iniziale reazione ilare, hanno finito per adeguarsi alla nuova moda del momento.
E così, ecco che Beppe Grillo fa un post a sostegno di Virginia Raggi attaccando su una foto di una modella vestita da antica romana con elmo e scudo il viso della sindaca, la stessa sindaca che su Twitter sfida il candidato del centrodestra a un confronto pubblico con un cinguettio scritto in latino: “Michetti, lacesso te”. Ed è sempre così che Carlo Calenda, anche lui ormai preso dallo spirito di Roma Antica, a circa una settimana dal voto decide di tatuarsi su un polso la scritta “SPQR”.
Ma pur avendo dato un impulso decisivo all’argomento, Michetti non è stato il primo a portare il tema Roma Antica in questa campagna elettorale. Tra i 22 candidati sindaco, infatti, c’è anche Sergio Iacomoni, “detto Nerone”, recitano i manifesti elettorali, a capo del Movimento Storico Romano – Lista Nerone, che altro non è che l’emanazione politica del Gruppo Storico Romano, specializzato in rievocazioni storiche in costume di Roma Antica, e che sempre in costume sta conducendo questa campagna elettorale. Iacomoni, per essere in linea con lo spirito del gruppo da lui guidato, ha deciso di chiamare i punti del suo programma “XII Tavole”, in memoria dell’antico corpo di leggi tra i primi esempi del diritto romano.
Ma il revival di Roma Antica non finisce qui. C’è infatti anche il candidato sovranista Gilberto Trombetta, sostenuto dalla lista Riconquistare l’Italia, che propone di introdurre una moneta complementare nella capitale. Cosa c’entra con Roma Antica? Questa moneta prenderebbe il nome di “sesterzi”, e il candidato ha chiarito che non si tratta di una provocazione.