Dall’Abruzzo al Senato della Repubblica l’idea è pressoché la stessa. Il senatore Luca De Carlo, Fratelli d’Italia, è primo firmatario di una proposta simile a quella dei consiglieri abruzzesi: “Disposizioni in materia di sepoltura dei bambini non nati”, in cui si legge, come finalità perseguita: “Il presente disegno di legge è volto, a colmare questa carenza, introducendo disposizioni che, con specifico riferimento ai bambini non nati di età inferiore a ventotto settimane, prevedono il riconoscimento del diritto alla sepoltura, non solo in presenza della formale richiesta dei genitori, ma anche laddove questa risulti mancante”.
De Carlo è candidato anche alle prossime politiche. Ci risponde al secondo tentativo. “La proposta non è mai stata incardinata in commissione, evidentemente alla maggioranza non interessava. È il passaggio “anche non in presenza formale della richiesta dei genitori” che potrebbe spiegare meglio? “Se a lei sembra normale che una vita venga smaltita come un rifiuto speciale va bene, a me no. Io credo che sia vita pure sotto le 28 settimane. Una donna che decide per ‘x’ motivi, forzata, di interrompere la gravidanza, avrà il diritto di poterlo farlo e il feto avrà il diritto di essere seppellito”. La ripresenterà? “Penso proprio di sì”.