Arriva il via libera della Camera alla riforma del processo penale con 396 voti a favore, 57 contrari e 3 astenuti: il progetto proposto dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, passa così all’esame del Senato, dopo la doppia fiducia consecutiva arrivata nella notte alla Camera.
Favorevoli tutte le forze di maggioranza, contrari Fratelli d’Italia e L’Alternativa c’è. Il voto ha visto ricompattarsi il Movimento 5 stelle in cui solo 24 ore prima si erano fatte notare un quarto delle defezioni e una certa dissonanza dal gruppo.
L’iter di approvazione della riforma Cartabia non si esaurisce qui: a settembre è atteso il pronunciamento del Senato.
Giustizia: cosa prevede la riforma del processo penale
Nei prossimi cinque anni, la proposta della ministra Cartabia, come modificata dal Consiglio dei ministri dopo una mediazione con il Movimento 5 Stelle contrario alla prima stesura, mira a diminuire del 25 per cento i tempi del processo penale, accorciando soprattutto la fase di appello che dura mediamente 850 giorni contro una media europea di 104 giorni.
La legge, aspramente criticata dai magistrati, entrerà in vigore gradualmente, per permettere agli uffici giudiziari di organizzarsi.