Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo della delega per la riforma fiscale. La Lega ha disertato l’incontro dopo che nella riunione della cabina di regia a Palazzo Chigi di oggi, il ministro Massimo Garavaglia, rappresentate della Lega al posto di Giorgetti, ha lasciato in anticipo il tavolo sostenendo che la Lega aveva bisogno di tempo per approfondire la bozza della delega.
Il testo è composto da 10 articoli e comprende materie calde, dalla revisione dell’Irpef e dell’Ires alla razionalizzazione dell’Iva, ma soprattutto la riforma del catasto, su cui le forze di maggioranza si sono più volte scontrate. Un’operazione di riforma a 360 gradi in tema fiscale che è necessaria per ottenere i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
“Per noi – ha sintetizzato Massimo Bitonci, capogruppo della Lega in commissione Bilancio Camera – la riforma del catasto in questo modo non va bene”. Il cuore del problema è proprio la riforma degli estimi catastali, su cui il centrodestra, nelle ultime settimane, ha alzato un muro. Una “fregatura” secondo Matteo Salvini, “già bocciata” aveva rassicurato Maurizio Gasparri, “offensiva” aveva aggiunto Giorgia Meloni.
Dopo i risultati delle elezioni che hanno visto il centrodestra, e soprattutto la Lega, uscire sconfitto dalle competizioni più importanti, gli equilibri all’interno del governo di Mario Draghi hanno subito uno scossone e la discussione sembra essere diventata più difficile.