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    Riapertura scuole, Salvini contro Azzolina: “Non mando mia figlia a scuola con la mascherina”

    Le Linee guida per la riapertura delle scuole hanno scatenato un generale malcontento. Oggi previste manifestazioni in 60 città italiane contro il piano del ministro Lucia Azzolina. Blitz di Salvini al ministero dell'Istruzione

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 25 Giu. 2020 alle 12:08 Aggiornato il 25 Giu. 2020 alle 12:12

    Le linee guida emanate dal ministero dell’Istruzione sulla riapertura delle scuole hanno scatenato la reazione di Matteo Salvini, noto per il suo disprezzo nei confronti della ministra Lucia Azzolina: “Abbiamo un ministro che non dovrebbe neanche occuparsi della pulizia delle aule delle scuole”, ha tuonato il leader leghista nel corso di una diretta Facebook da Avezzano, in Abruzzo. “Una che vuole separare i bambini con il plexiglass, una che dovrebbe essere curata, altro che ministro dell’Istruzione”.

    Salvini si è presentato oggi, giovedì 25 giugno, insieme ai parlamentari della Lega, sotto il Ministero dell’Istruzione “per chiedere, a nome di studenti, insegnanti e famiglie, chiarezza sul futuro dei nostri figli”.

    Il leader si è scagliato contro la ministra Lucia Azzolina e contro il Piano Scuola: “Sono qui da genitore e non da senatore. C’è un ministro non in grado di gestire la situazione, non c’è certezza per i presidi, i genitori, i sindaci e i nostri figli: non si sa quando si riparte, dove e come si riparte, chi mette la mascherina, chi mette il plexiglas. Chi paga non si sa, chi sanifica nemmeno. Un governo che mette la scuola in fondo a tutto non fa il bene del Paese”.

    “Cosa faremmo noi? Copieremmo dall’Europa. Io mia figlia di 7 anni a scuola a settembre in un’aula buia, con la mascherina, non ce la mando. In tutta Europa i bambini stanno andando a scuola senza distanza, senza mascherina, con la maestra. Perché qui in Italia no?”. “La scuola non è un carcere”, ha poi aggiunto.

    La ministra Azzolina ieri ha confermato la data proposta per l’inizio delle lezioni a settembre ovvero il 14, mentre entro la fine della settimana dovrebbero essere pubblicate le linee guida per il rientro in aula in sicurezza. Intanto oggi, mentre la ministra all’istruzione Lucia Azzolina ascolterà la Conferenza Stato regioni in merito alle linee guida sulla sicurezza per settembre, docenti e famiglie saranno in piazza in tutta Italia per manifestare e chiedere certezze. Le questioni rimaste in sospeso sono ancora troppe, vanno dalla mancanza di aule capienti con il distanziamento alla carenza di personale docente e ata, e resta tutto nelle mani dei dirigenti scolastici che, invece, chiedevano indicazioni precise.

    Critiche arrivano dagli studenti, dai genitori, dagli insegnanti e dagli educatori: il Piano scuola del ministero dell’Istruzione non promette “né una persona né un soldo in più”, ogni scuola deve “fare da sé, con i mezzi propri e quel che offrono i territori e gli Enti locali”, attacca il Movimento “Priorità alla scuola” che oggi sarà in tutte le 60 piazze che da Nord a Sud protesteranno contro la proposta del ministro per l’Istruzione.

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