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    Ranucci: “Oltre a Spano, a Report un altro caso che riguarda Giuli”. Il ministro: “Solo chiacchiericcio mediatico”

    Credit: AGF
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 24 Ott. 2024 alle 15:56

    Il caso di Francesco Spano occupa solo “una piccola parte” nell’inchiesta di Report sul Ministero della Cultura che andrà in onda domenica 27 ottobre: “C’è un altro caso, simile al caso Boccia, che riguarda anche il ministro Alessandro Giuli”. Lo conferma il conduttore del programma di Rai Tre, Sigfrido Ranucci, intervistato in radio durante Un giorno da pecora, su Radio 1.

    Lo stesso Giuli, da parte sua, tenta di dissipare le polemiche: “Non c’è nessun caso Giuli, è ampiamente sopravvalutato il legittimo chiacchiericcio mediatico“, dice il ministro della Cultura a margine della presentazione della rivista della Biennale di Venezia. Giuli assicura di sentirsi “sostenuto dalla maggioranza”: “Lo testimoniano – fa notare – le dichiarazioni e i miei rapporti quotidiani con il Governo e con il partito di maggioranza. C’è un rapporto di concordia e di volontà di andare avanti, con forza, condivisione e serenità”.

    Ma intanto continuano a circolare le indiscrezioni circa il clima sempre più teso all’interno di Fratelli d’Italia proprio rispetto alla figura di Giuli. Le nuove anticipazioni di Ranucci arrivano all’indomani delle dimissioni di Francesco Spano da capo di gabinetto del ministro: dietro il passo indietro ci sarebbero appunto i malumori interni alla destra verso Spano e la prossima inchiesta di Report sul Ministero della Cultura.

    Secondo quanto annunciato, il programma di approfondimento giornalistico parlerà dei contratti di consulenza affidati dal Maxxi di Roma al marito di Spano, l’avvocato Marco Carnabuci, quando proprio Spano era segretario generale del museo (e Giuli era presidente).

    Ranucci, però, spiega che questo è solo uno dei due casi scottanti al Ministero della Cultura di cui Report si occuperà. “Dopo quello che mostreremo, qualcuno che non lo ama in Fratelli d’Italia può trarne forza”, spiega Ranucci a proposito del ministro Giuli. “Il problema – aggiunge – è: in base a quali requisiti Giuli è stato nominato ministro? Mostreremo alcune cose che ha fatto in passato, come ha gestito il Maxxi e il suo ruolo in questo secondo caso Boccia“.

    Nel mattino di oggi, giovedì 24 ottobre, Report ha diffuso sui suoi canali social una nuova clip in anteprima tratta dall’inchiesta che andrà in onda domenica in cui si snocciolano alcuni numeri secondo i quali, durante la presidenza di Giuli, il Maxxi ha visto calare sia il numero di biglietti staccati sia i ricavi dai contratti di sponsorizzazione. Raggiunto da Giorgio Mottola, autore dell’inchiesta, il ministro della Cultura replica: “I conti si fanno alla fine. Dovete ricordare, o potete ricordare, fate come volete, che al momento del mio insediamento ho ricevuto in eredità una programmazione che ho lasciato arrivare a conclusione. Come diceva qualcuno, i conti si fanno alla fine”.

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