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    “Renzi domani a Porta a Porta vuole svelare chi sarà il nuovo premier: ecco i nomi”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 18 Feb. 2020 alle 13:08 Aggiornato il 18 Feb. 2020 alle 17:47

    Renzi ha un piano per sostituire Conte: “A Porta a Porta i possibili nomi”

    Nessuno vuole far cadere il governo, eppure nessuno è disposto a cedere: la guerra tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi sembra essere appena iniziata.

    Già dalla formazione del Conte bis, Renzi aveva mostrato segni di insofferenza: era chiaro che il suo nuovo partito sarebbe stato una mina vagante.

    C’è una certezza: nessuno vuole tornare al voto: “Renzi è consapevole che il suo gradimento è ai minimi, ma quello che interessa a lui in questo momento è stare al centro della scena, sia a livello politico sia a livello mediatico, e la cosa gli sta riuscendo”, racconta una fonte al Corriere.

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    Va anche detto che pensare di tornare al voto nell’immediato non è solo una scelta sconveniente per tutti, ma anche un’opzione non percorribile per motivi tecnici: “Dopo il referendum di marzo, vanno rifatti i collegi e dunque servono tempi tecnici”.

    Ma anche dopo settembre, Renzi è convinto che non si voterà. Se nascerà un governo, ragiona coi suoi, durerà fino al 2023.

    Secondo il retroscena di Libero la verità verrà fuori a Porta a Porta: “Le alternative che Renzi ha in mente sono tante: Raffaele CantoneRoberto GualtieriDario Franceschini oppure lo stesso Nicola Zingaretti, al quale, ovviamente, il Pd non potrebbe dire di “no'”. A dispetto delle apparenze, i canali con il Pd sono aperti.

    Giuseppe Conte, dal canto suo, non vuole affrontare l’ennesima crisi di governo ma si prepara al peggio.

    Secondo il Corriere, “Renzi ha in testa l’idea di costruire un terzo polo, una nuova Margherita, anche rinunciando ad esserne il leader, federando ad esempio Italia viva con Azione di Calenda e +Europa di Bonino”.

    Renzi farà di tutto, da qui a Pasqua, per far saltare i nervi a Conte, per pungolare lui e il Pd. Senza mai rompere. Perché deve essere l’ altro a farlo. Un passaggio importante sarà mercoledì, a Porta a Porta. “Vogliono sapere come la pensa Italia Viva sul governo? Glielo spiegherò bene”, risponde, pregustando lo show. Intanto i suoi, ieri, festeggiavano quella che, a loro parere, è una “vittoria oggettiva”. “Conte per una settimana ha provato a creare un’ altra maggioranza, a farci fuori sostituendoci con i fantomatici Responsabili, e non c’ è riuscito. Non è riuscito a portare dalla sua neanche un senatore”.

    “Da giorni”, continua ancora Renzi nella enews, “molti nostri senatori sono avvicinati da inviti a lasciare Italia Viva. Alcuni di loro sono già stati indicati da taluni media come pronti alla fuga. Se dieci senatori di Italia Viva passassero dall’altra parte ci sarebbe il Conte ter. Io non ci credo… Per me, non hanno i numeri e se ne stanno accorgendo proprio in queste ore. Ma se avranno i senatori che stanno cercando e i numeri per il Conte ter noi saremo felicemente all’opposizione”.

    Giuseppe Conte potrebbe andare oltre Matteo Renzi, contando sull’appoggio del governo giallorosso. A parlarne apertamente è stato ieri Goffredo Bettini, ex eurodeputato Pd vicinissimo al segretario dem Nicola Zingaretti, che ieri ha pubblicato un post su Facebook in cui proponeva di sostituire Italia Viva con parlamentari democratici. Ma chi sono i “democratici” che blinderebbero la maggioranza Conte anche senza l’appoggio del senatore di Rignano?

    Si tratterebbe di senatori di Italia Viva e Forza Italia, cui si aggiungerebbe qualche ex pentastellato. Nei palazzi circolano già alcuni nomi, parlamentari di cui Renzi temerebbe le defezioni.

    Il Corriere della Sera cita i senatori di Iv Giuseppe Cucca, l’ex azzurra Donatella Conzatti, Eugenio Comincini e Leonardo Grimani. Ma anche l’ex pentastellata Gelsomina Vono, e forse anche Ernesto Magorno. I parlamentari sarebbero pronti a tornare tra le fila del Pd oppure a fornire un appoggio dall’esterno, staccandosi dalla formazione dell’ex premier.

    Naturalmente la versione di Palazzo Chigi e del Pd è un’ altra. I responsabili ci sono ma verranno fuori se e quando ce ne sarà bisogno. Ma nei giorni scorsi molti di loro hanno smentito il loro possibile abbandono via social.

    Per esempio Gelsomina Silvia Vono, senatrice di Italia viva, ospite di “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1, ha smentito di essere tra coloro che potrebbero sostenere la maggioranza in caso di voto contrario alla fiducia.

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