Il patto dei due Mattei siglato da Renzi e Salvini. Un patto che porterebbe alla caduta del governo Conte bis e a nuove elezioni in tempi brevi. Sarebbe Italia Viva a far mancare la maggioranza all’esecutivo M5s-PD.
In cambio, la Lega garantirebbe a Renzi una legge elettorale di impianto proporzionale con una soglia di sbarramento bassa per entrare in parlamento e un candidato debole in Toscana, la regione su cui l’ex premier punta tutto.
A riportare questo retroscena è Il Fatto Quotidiano. Tutto parte dal presunto incontro di venerdì 6 dicembre tra Renzi e Salvini, che si sarebbero visti nella villa di Denis Verdini al Pian dei Giullari, sulle colline vicino a Firenze.
Un incontro smentito dai diretti interessati, e su cui anche il giornale diretto da Marco Travaglio non ha certezze. Tuttavia, che l’incontro sia avvenuto o meno, secondo Il Fatto è comunque solido l’accordo tra i due Mattei.
Ciò che vuole Salvini da Renzi è chiaro: far cadere il governo forzando i contrasti nella maggioranza, in modo da andare presto a nuove elezioni.
“Il leader di Iv è pronto a promettere a Salvini di far saltare il banco? Conoscendolo, non si può escludere – scrive Wanda Marra – Insomma, se non si può parlare di un vero e proprio patto (troppe le variabili in campo), i due sono pronti ad aiutarsi l’un l’altro”.
Ma perché Renzi dovrebbe venire incontro alla richiesta di Salvini? Secondo Il Fatto Quotidiano, il leader della Lega ha messo sul piatto un’offerta davvero ghiotta per l’ex premier.
Il Carroccio, per prima cosa, si impegnerebbe a lavorare per far approvare una legge elettorale di impianto proporzionale, mettendo da parte i progetti maggioritari su cui si stava invece concentrando negli ultimi mesi (inclusa una richiesta di referendum in questo senso).
In particolare, la legge elettorale in questione avrebbe una soglia di sbarramento molto bassa, tra il 3 e il 4 per cento, tale da permettere a Italia Viva di entrare in parlamento, far eleggere un buon numero di deputati e senatori e poter contare qualcosa nella prossima legislatura, anche se all’opposizione.
La seconda offerta di Salvini a Renzi è ancora più succosa: una desistenza in Toscana, con la presentazione di un candidato di centrodestra debole, in modo da facilitare l’elezione del candidato di centrosinistra (e renziano) Eugenio Giani.
Per Renzi la partita della Toscana è fondamentale: il leader di Italia Viva ha lì la sua roccaforte e ha assoluto bisogno di far eleggere un governatore del suo partito.
L’occasione per realizzare questo accordo sarebbe vicina, e si tratterebbe del “voto sulla legge Costa che ferma l’entrata in vigore alla prescrizione il primo gennaio”.
“Intanto – conclude l’articolo del Fatto – la prima data da cerchiare sul calendario è giovedì 12 dicembre: Renzi interverrà nel dibattito straordinario in Senato sui finanziamenti alla politica. Altro tema rispetto al quale condivide qualche problema con il ‘compagno’ Salvini (definizione sua, lunedì a Palazzo Madama”.
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