Matteo Renzi si prepara a realizzare un programma tv tutto suo? Alcuni retroscena pubblicati da varie testate italiane sostengono che sia proprio così.
L’ex presidente del Consiglio ed ex segretario del Pd starebbe pensando a un programma tv con il manager Lucio Presta, destinato alla piattaforma di streaming Netflix.
Si tratterebbe di un format di taglio culturale, sulle bellezze dell’Italia.
Sulla questione arriva però la smentita: “Non mi risulta alcun progetto di Matteo Renzi con Netflix”, precisa Marco Agnoletti, portavoce dell’ex presidente del Consiglio.
Il portavoce ricorda anche che Renzi sarà oggi in Aula al Senato, “come tutte le settimane”, a discutere del decreto legge sul terremoto.
Renzi sembra essersi leggermente allontanato dalla politica in occasione delle recenti elezioni amministrative, né sembra interessato al congresso del Pd.
“L’ex segretario, che è a Londra, lascia intendere ai suoi che per lui la data del congresso è «indifferente»”, scrive il Corriere della sera.
“Ed effettivamente Renzi sembra lontano da queste contese. Sta progettando di darsi alla tv. Di fare cioè un programma con il suo amico Lucio Presta sulle bellezze dell’Italia, probabilmente su Netflix”.
“Del resto, Renzi è stato assente anche in quest’ultimo scorcio di campagna elettorale. Al Nazareno, prima dei ballottaggi gli avevano chiesto di non fare comizi e di lasciare che venissero valorizzati altri. Ed è andata a finire come è andata. Si è capito che pure questa formula non funziona”.
Secondo Il Fatto quotidiano, invece: “Il progetto è mastodontico, riservato e pure in fase più che avanzata: una trasmissione di taglio culturale su Firenze e con l’ex premier in video, numerose puntate da girare subito per i palinsesti autunnali o al massimo del prossimo anno, produttore indipendente, emittente non individuata”.
“Renzi potrebbe imitare – è un tipo ambizioso – Walter Veltroni, Barack Obama o Al Gore, sfruttare la popolarità (residua) e le relazioni (solide) per diventare un personaggio tv e, in automatico, un ex politico”.
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