Crisi di governo, avvicinamento Forza Italia-Renzi
Quando Matteo Salvini ha spinto la crisi di governo fino alle estreme conseguenze non pensava di certo che, di lì a poche settimane, si sarebbe ritrovato a rischiare l’isolamento politico. Non solo nell’immediato presente, mettendo in gioco il suo posto al sole nel governo di Giuseppe Conte, ma anche in un futuro più o meno prossimo, con il rischio di non riuscire più a ritornare in cima. Magari più forte (e con le mani più libere) di prima.
E invece, oggi è proprio così che sta andando, con il leader della Lega che ha fatto saltare il banco e che ora si ritrova a fronteggiare conseguenze che gli si stanno ritorcendo contro. Come dimostra il balletto frenetico di dichiarazioni e tweet che danno l’idea di un tentativo “disperato” – come l’ha definito l’ex alleato, il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio – di ritrovare la strada per tornare sui propri passi.
Ma cos’è che ha sparigliato le carte sul suo tavolo? Ancora una volta c’entra Forza Italia. E il “ribelle” del Pd Matteo Renzi. La grana che Salvini deve riuscire a risolvere, per non ritrovarsi nell’angolo da qui fino alla fine della legislatura, è l’avvicinamento – nemmeno troppo inaspettato, a dirla tutta – del fronte più popolare e moderato degli azzurri alla “corrente” che Renzi sta costruendo silenziosamente da mesi.
Salvini e l’incontro saltato con Berlusconi
A poche ore dall’apertura ufficiale della crisi, sembrava che il centrodestra avesse già ritrovato la sua unità, con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia già compatti e pronti alle elezioni anticipate. Il leader della Lega Matteo Salvini e il presidente di Forza Itali Silvio Berlusconi si sarebbero incontrati di lì a poco e via verso le urne in autunno, con una manovra economica targata Lega già nel cassetto.
Ma non è andata così. E alla luce di quello che sta succedendo oggi è sempre più evidente che l’incontro che non è mai avvenuto tra Salvini e Berlusconi ha un significato molto più profondo di un semplice appuntamento saltato. Semplicemente, Berlusconi, che già ha perso pezzi importanti come il governatore della Liguria Giovanni Toti, deve restare accorto e ascoltare i suoi. E molti big azzurri non hanno alcuna intenzione di spostarsi troppo a destra.
Un gruppo “di azzurri di peso” che non ha intenzione di sposare il sovranismo di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni. E che, quindi, a un accordo elettorale con la Lega e Fratelli d’Italia, preferisce lavorare sulla possibilità di avvicinarsi a Matteo Renzi, il rappresentante più “di destra” del Pd, e creare un grande fronte centrista. Un fronte che, saltate le fondamenta del governo gialloverde, possa siglare un accordo col Movimento 5 stelle e continuare a governare almeno fino a fine legislatura.
La cena tra Renzi e Mara Carfagna
A conferma di tutto ciò è arrivata la notizia di una cena riservatissima tra Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, e Matteo Renzi. Una cena, riferisce il quotidiano online HuffingtonPost, servita per mettere a punto la strategia per costruire un contenitore centrista che inglobi al suo interno renziani e azzurri.
Un piano della ex ministra per evitare di pagare un conto troppo salato dopo i mesi di accanita opposizione che ha fatto contro il ministro dell’Interno Salvini. Un timore che Mara Carfagna avrebbe anche confessato al Cavaliere, perché è a lui che spetta, ovviamente, l’ultima parola.
La fuoriuscita di notizie ha spinto gli attori di questo scenario in difesa. E sia da Renzi sia da Carfagna sono arrivate note di smentita. “Non ho cenato con Matteo Renzi, né ho mai pregato Silvio Berlusconi di salvaguardare la mia posizione personale, per la quale non sono minimamente preoccupata. Mi preoccupano invece i rischi per il sistema Paese e per le tasche degli italiani che questa crisi al buio può causar”, ha scrito la parlamentare di Forza Italia.
“Non vi è stato alcun incontro, men che mai a cena, tra il senatore Matteo Renzi e la vicepresidente della Camera Mara Carfagna. Il senatore Renzi smentisce anche in modo categorico qualsiasi interesse verso la carica di commissario europeo”, si legge nella nota dell’ufficio stampa dell’ex segretario del Pd.
Intanto, però, nel pomeriggio Mara Carfagna ha incontrato a Montecitorio il neo leader di Cambiamo! e fino a pochi giorni fa coordinatore nazionale di Fi, Giovanni Toti. “Ci vediamo, ci confrontiamo, sono 20 giorni che non lo facciamo”, dice il governatore della Liguria entrando nel palazzo. Dopo aver pensato di lasciare insieme gli azzurri, è possibile che la Carfagna voglia piuttosto convincere l’amico a non dare seguito all’incontro con Salvini e a seguirla nel suo progetto centrista. Una mossa che lascerebbe il leader leghista sempre più solo.
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