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    Regionali Lombardia, Letizia Moratti si candida con il Terzo Polo, il Pd frena: “Non la sosteniamo”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 7 Nov. 2022 alle 10:54

    Regionali Lombardia, Letizia Moratti si candida con il Terzo Polo, il Pd frena

    Letizia Moratti ufficializza la sua candidatura con il Terzo Polo alle elezioni regionali della Lombardia e lancia un appello al Pd, che però rifiuta.

    L’ex sindaca di Milano, che pochi giorni fa ha lasciato l’incarico di assessore al Welfare in contrasto con il governatore lombardo Fontana, in una nota ha ufficializzato la decisione di correre alle regionali con una lista civica appoggiata da Azione e Italia Viva: “La Insieme con Carlo Calenda e Matteo Renzi ho condiviso l’avvio di un percorso che mi vedrà candidata alla presidenza di Regione Lombardia”.

    In un’intervista a La Repubblica, poi, Letizia Moratti ha lanciato un appello al Partito Democratico affinché la sostenga alle elezioni lombarde: “Agli amici del Pd dico solo questo: è cambiato lo scenario. Non c’è più il centrodestra, c’è una destra-destra al governo del Paese e questo obbliga tutti noi – me stessa in primis ma anche loro – a una ‘revisione’ del nostro posizionamento. Ci vuole un approccio nuovo, più laico, una sintesi innovativa tra riformismo e pragmatismo. Quale posto migliore dove sperimentarlo se non in Lombardia?”.

    L’ex sindaca di Milano, poi, ha rivelato che diversi esponenti del Pd l’hanno chiamata in queste ore, facendo intendere che molti, all’interno del partito, non siano d’accordo con la decisione della segretaria regionale di chiudere all’ipotesi Moratti.

    Il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo, al termine dell’assemblea del partito, infatti, ha ribadito che la “Moratti non è un’opzione”.

    “Il mandato che ho ricevuto – ha dichiarato Peluffo – è di concludere il percorso di confronto con le altre forze politiche all’opposizione della giunta di Attilio Fontana, con le quali in queste settimane abbiamo avuto interlocuzioni informali. L’obiettivo è di raccogliere l’appello dei sindaci di centrosinistra lombardi a costruire coalizioni ampie che ci hanno consentito di vincere nelle città”.

    “La candidatura a presidente della Lombardia di Moratti non è un’opzione e anche dall’assemblea è uscita questa indicazione. Non credo possa funzionare che c’è qualcuno che decide anche per gli altri. Siamo disponibili a confrontarci ma non vogliamo imporre niente a nessuno né farci imporre niente da nessuno” ha aggiunto Peluffo.

    “La Moratti – continua – ha un suo percorso all’interno del centrodestra: per noi non è e non può essere un’opzione. Abbiamo rivolto un appello a tutte le forze per una proposta programmatica, che consenta di costruire insieme una coalizione. Si decide insieme: per noi lo strumento è quello delle primarie di coalizione. Non vogliamo imporre a nessuno un candidato, né tantomeno ci facciamo imporre delle candidature: non siamo per i diktat”.

    Al momento, dunque, è esclusa anche l’ipotesi del ticket Cottarelli-Moratti, come ipotizzato dal leader di Azione Carlo Calenda, mentre si fa strada l’utilizzo delle primarie di coalizione per la scelta del candidato.

    Primarie alle quali potrebbe partecipare anche il M5S, che, attraverso le parole del capogruppo al Pirellone Nicola Di Marco, ha lanciato le sue condizioni: “Se c’è qualcuno che ci vuole seguire sui nostri temi e battaglie all’opposizione siamo disponibili, ma se qualcuno oggi vuole parlare con noi e domani con chi vuole candidare Moratti allora non siamo disponibili a dialogare”.

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