Referendum sul taglio dei parlamentari, Giorgetti (Lega): “Voto No, è un favore al governo”
Giancarlo Giorgetti, esponente della Lega e braccio destro del leader Matteo Salvini, ha dichiarato che voterà No al referendum sul taglio dei parlamentari (leggi qui cosa prevede la riforma e come funziona il referendum) perché il Sì sarebbe un “favore al governo”. Giorgetti, che nel primo governo Conte ha ricoperto il ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, lo ha dichiarato nel corso di un comizio al quale ha partecipato nella serata di giovedì 10 settembre a Vittuone, nel milanese. Secondo quanto riferito da Ticino notizie, l’esponente leghista ha affermato: “Il 20 e 21 settembre si voterà per le Regionali in alcune parti d’Italia, per i Comuni e anche per il referendum sul taglio dei parlamentari. Non so cosa voterete voi, ma posso dirvi come voterò io. Voterò No, convintamente”.
“Tagliare del 40% i parlamentari darebbe un potere senza limite alle segreterie di partito – ha aggiunto Giorgetti – limitando di parecchio la volontà popolare. È una deriva da evitare con forza. Anche perché sarebbe un favore ad un governo in difficoltà, incapace di gestire il contraccolpo economico al sistema Italia di questi mesi e in evidente imbarazzo in vista dei prossimi mesi, che saranno durissimi. Il governo Conte è inadeguato. Ed è anche per questo che voterò No”. La Lega, che in Parlamento ha votato a favore della riforma, sia quando era al governo che quando poi è passata all’opposizione, è ufficialmente schierata per il Sì anche se diversi esponenti ancora prima di Giorgetti avevano espresso dei dubbi in merito. Tra questi c’è anche Claudio Borghi che, in un’intervista a TPI, ha spiegato le ragioni che lo porteranno a votare per il No al quesito.
Leggi anche: 1. Il Referendum delle bugie: tutti vorrebbero votare il contrario di quello che dicono / 2. Quando il taglio dei parlamentari piaceva a tutti. Da Bozzi a Renzi: i tentativi falliti di riforma / 3. La politologa Urbinati a TPI: “Taglio dei parlamentari? Così il M5S favorisce la casta” / 4. Referendum: il PD alla ricerca di una difficile sintesi tra sostenitori del Sì e del No