Quando Renzi diceva: “Ridicolo avere 945 parlamentari” | Referendum
Si avvicina il referendum sul taglio dei parlamentari e Italia Viva è uno dei più ferventi sostenitori del “No”: eppure sul tema il suo leader, Matteo Renzi, pochi anni fa la pensava in modo completamente diverso. Era il 31 maggio 2016 e davanti all’assemblea diColdiretti, riunita a Milano in occasione della Giornata nazionale del latte, l’allora premier spiegava i motivi secondo cui era urgente ridurre il numero di deputati e senatori in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. “La riduzione del numero dei politici – spiegava Renzi – è la priorità per essere credibili. Per cambiare c’è bisogno che anche la politica dia un segnale. Abbiamo troppi parlamentari in Italia”.
“Su questa battaglia – continuava Renzi – da solo però non ce la faccio, ho bisogno di voi. Poi se un’altra volta volete mandarmi a casa fatelo pure, non me ne frega niente, questa si chiama democrazia. Ma in Italia abbiamo un Parlamento di 945 parlamentari, è ridicolo, è il numero più grande e costoso del mondo. Non meritiamo questo: meritiamo di semplificare e avere Regioni che siano più in grado di governare nelle materie che hanno”.
Oggi, però, Renzi spinge affinché il 20 e il 21 settembre gli elettori facciano vincere il “No” al taglio dei parlamentari. Solo qualche giorno fa, in un’intervista rilasciata a La Nuova Sardegna, l’ex presidente del Consiglio ha definito il voto “più inutile che dannoso, una mossa demagogica”.
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