Referendum giustizia, approvato l’odg della Lega per l’election day
La Camera oggi ha approvato un ordine del giorno della Lega per tenere nella stessa data le elezioni amministrative e i referendum sulla giustizia. Una richiesta approvata a larghissima maggioranza, con 372 sì, 7 contrari e un astenuto, che impegna il governo a “valutare di prevedere che le elezioni amministrative 2022 e i referendum sulla giustizia si svolgano in un’unica tornata“. La speranza è quella di agevolare il raggiungimento del quorum sui cinque quesiti sulla giustizia, sui cui gli italiani si dovranno esprimere in primavera. Il traguardo del cinquanta per cento più uno degli aventi diritto è considerato difficilmente alla portata dei promotori, come dimostrano i dati degli ultimi anni. In ben 7 degli 8 referendum indetti dal 1997 infatti il quorum non è stato raggiunto. Anche l’election day potrebbe non influire sulle possibilità dei referendum, data la scarsa affluenza registrata alle scorse tornate per le elezioni amministrative. Al voto questa volta andranno 23 capoluoghi di provincia, quasi tutti di medio-piccole dimensioni a eccezione di Genova e Palermo.
Sull’ordine del giorno, presentato dal deputato Igor Iezzi, il governo non aveva espresso un parere, rimettendosi al voto dell’Aula. Nel documento, votato nell’ambito dell’esame del decreto legge Milleproroghe, si sottolinea che “la coincidenza del periodo in cui dovranno essere tenute le consultazioni elettorali e referendarie dovrebbe portare il Governo ad optare per un ragionevole accorpamento delle rispettive date, in modo tale da facilitare la partecipazione popolare e, al contempo, semplificare le procedure e contenere i costi”. Un “election day”, afferma l’odg, permetterebbe di risparmiare “circa 200 milioni di euro di spese organizzative”. Secondo la legge, i referendum abrogativi devono tenersi in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno.