Reddito di cittadinanza | Procedura | Beneficiari | Patto per il Lavoro | Regione Lazio
REDDITO DI CITTADINANZA LAZIO – Emergono difficoltà alla Regione Lazio a mettere in pratica le norme previste per il nuovo reddito di cittadinanza. Quella che risulta essere una delle principali proposte del governo M5S-Lega sta subendo uno stop alla procedura prevista per la mancanza di strumentazione all’Anpal, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro. Ne ha parlato oggi l’assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino, riferendosi alla partenza della cosiddetta fase due del reddito di cittadinanza, prevista in questi giorni.
Reddito di cittadinanza | Lazio | Stop alla procedura, niente convocazione dei beneficiari
“Avremmo dovuto cominciare oggi a chiamare i beneficiari del reddito con una procedura operativa che consentiva di contattare tutti coloro che devono fare il patto per il lavoro, ma la strumentazione non è arrivata dall’Anpal”, sono state la parole dell’assessore. L’Anpal servizi, ha detto Di Berardino, è in “palese ritardo” e finora ha fornito solo un elenco cartaceo con 6mila nomi, utilizzabile se le persone si presentano spontaneamente.
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“Ci è stato dato un elenco cartaceo con 6.000 nomi – ha spiegato ancora l’assessore al Lavoro della Regione Lazio – ma possiamo usarlo solo nel caso le persone nell’elenco si presentino spontaneamente ai centri per l’impiego della Regione. Manca la procedura informatica per la convocazione. I centri per l’impiego non sono messi in condizione di fare il proprio lavoro legato all’attuazione della fase due del Reddito”.
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E ancora: “Non c’è un elenco telematico, nè le informazioni utili per poter chiamare le persone e stipulare il patto per il lavoro”. Nel Lazio è probabile che le persone occupabili e contattabili siano circa 15mila sulle 120mila “attivabili” tra i beneficiari del reddito di cittadinanza in tutta Italia.
Reddito di cittadinanza | Lazio | Non c’è la strumentazione
“Ci manca la strumentazione – ha insistito Di Berardino – che l’Anpal si era impegnato a darci entro il 24 giugno, data nella quale si doveva partire”.
Al momento non ci sono le singole convenzioni tra Anpal e regioni (l’appuntamento è previsto per mercoledì 26 giugno) e “non ci sono tutte le procedure di attivazione collegate al reddito di cittadinanza. Di fatto tra i beneficiari del sussidio nessuno – ha concluso – ad oggi ha stipulato il patto per il lavoro. Continuiamo a confidare in una rapida risposta da parte dell’Anpal così da poter soddisfare le esigenze dei cittadini”.