La maggioranza di governo si spacca sul rifinanziamento del reddito di cittadinanza. La Lega si mette di traverso in consiglio dei ministri, questa volta con l’appoggio di altri due partiti che sostengono l’esecutivo Draghi, vale a dire Forza Italia e Italia Viva. Motivo del contendere i 200 milioni di euro nel 2021 previsti all’interno del decreto fiscale per il rifinanziamento del reddito di cittadinanza.
Una misura molto cara ai Cinque Stelle, che però, secondo fonti del Carroccio, “è stata finanziata levando risorse al reddito di emergenza (90 milioni), all’accesso anticipato al pensionamento per lavori faticosi e pesanti (30 milioni), all’accesso al pensionamento dei lavoratori precoci (40 milioni) e ai congedi parentali (30 milioni)”. I ministri Giorgetti, Brunetta e Bonetti hanno espresso i loro dubbi sulla sostenibilità della misura, in particolare in relazione al fatto che non ci sarebbe l’atteso effetto sul lavoro. Per questo i tre partiti di maggioranza avrebbero chiesto di ridiscutere il tema in legge di bilancio. Draghi avrebbe assicurato che la misura sarà rivista in sede di manovra, lavorando in particolare sulle politiche attive. “Beffardo usare i soldi di chi ha lavorato duramente per una misura simile”, avrebbe tuonato il ministro leghista Giorgetti.
Il leader M5s Giuseppe Conte non ci sta e sui social scrive: “Giù le mani dal Reddito di cittadinanza”, invitando “Salvini e Meloni, così come quelli che la pensano come loro al Governo, a fare lo stesso. E a smetterla di assaltare uno strumento di civiltà. Noi non lo permetteremo”. Intanto con il Dl fisco, tra le altre misure, è stato finanziato per il 2021 con 100 milioni di euro il fondo ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni.
Leggi anche: La nuova Ita? Lavoratori massacrati, manager Alitalia confermati