Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, vuole a tutti i costi Tinny Andreatta (figlia del suo “maestro” Beniamino e sorella del grande amico e consigliere Filippo) come Amministratore Delegato della Rai. Ma a quanto si apprende la Commissione di Vigilanza Rai sarebbe pronta ad alzare le barricate se venisse bypassata la clausola da poco approvata proprio da questo organismo che di fatto impedisce il suo ritorno in Rai dopo la parentesi Netflix.
La Commissione parlamentare di Vigilanza, nelle settimane passate, aveva votato all’unanimità a favore del principio della clausola di non concorrenza, che la Rai sarebbe tenuta a rispettare. Sia in uscita che in entrata. Nemmeno Draghi, spiegano fonti vicinissime al dossier, sarebbe disponibile a permettere una forzatura del genere.
Intanto, oltre che sulla figura dell’amministratore delegato e del Presidente sull’asse Palazzo Chigi–Viale Mazzini si continua a discutere anche del direttore generale, anzi dei direttori generali perché stavolta potrebbero essere due: Roberto Sergio, direttore di Rai Radio, autore di un profondo rinnovamento a via Asiago alla direzione corporate e Marcello Ciannamea alla direzione editoriale.
Inutile dire che potrebbero essere proprio queste le posizioni che farebbero più gola alla politica. Per quanto riguarda il Consiglio d’amministrazione invece, le indiscrezioni parlano di alcune conferme e alcuni nomi nuovi: Rossi per Fratelli d’Italia, Coletti per i 5Stelle, De Biasio per la Lega, Silvia Costa o Flavia Barca per il Pd, Laganà per i dipendenti Rai.
Nel frattempo, secondo quanto riferito a TPI dal Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini, ci sarebbe stata una conversazione telefonica con l’attuale amministratore delegato di Viale Mazzini, Fabrizio Salini, per invitarlo ad astenersi dal decidere eventuali nomine (a meno che non siano urgenti o non più rinviabili) da qui alla fine del mandato.
E, volendo, di nomine da fare (e che fanno gola alla politica) ce ne sarebbero: a cominciare dai direttori delle sedi regionali di Palermo, Firenze, Cosenza, Pescara, Bari, Perugia, Cagliari e Potenza. Ma fino alla scadenza ufficiale del mandato per la Vigilanza sarebbe meglio limitarsi all’ordinaria amministrazione.
Intanto, la Lega in Rai continua a fare “blocco” e si mobilita anche in vista delle prossime elezioni amministrative. Secondo i soliti ben informati le sedi regionali sarebbero pronte a seguire con particolare attenzione il neo ministro del Turismo Massimo Garavaglia e il neo Presidente della Conferenza Stato Regioni Massimiliano Fedriga.
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