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    Da candidato Pd-M5S al Campidoglio a neo Ad Rai: la parabola politica di Carlo Fuortes

    L'ex sovrintendente del teatro dell'Opera di Roma e neo-amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, e la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Credit: ANSA/MASSIMO PERCOSSI
    Di Marco Antonellis
    Pubblicato il 9 Lug. 2021 alle 17:18

    “Congratulazioni a Carlo Fuortes, designato nuovo Ad Rai. Abbiamo lavorato insieme per rilanciare OperaRoma, oggi tra i più grandi enti lirici al mondo. La sua competenza e la sua passione saranno preziose per la tv pubblica. Grazie Carlo. Per la Rai la scelta migliore”. Lo scrive su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi a commento della scelta di Mario Draghi di proporre Fuortes come amministratore delegato di viale Mazzini.

    Scelta che dalle parti di Matteo Salvini non è stata presa affatto bene, ben conoscendo la vicinanza di Fuortes a Walter Veltroni, Goffredo Bettini e Dario Franceschini (a dire il vero però è vicinissimo anche a Gianni Letta).

    C’è però un piccolo retroscena che vorremmo raccontare a Virginia Raggi. Un anno fa, ai tempi della Segreteria guidata da Nicola Zingaretti, il Partito Democratico voleva candidare Carlo Fuortes al Campidoglio. Sì, avete capito bene.

    Se Raggi avesse fatto un passo indietro come gli veniva chiesto da più parti sia interne che esterne al Movimento 5 Stelle, Fuortes sarebbe stato il candidato civico perfetto di Pd e grillini. Ed ora sarebbe al posto dell’ex ministro Roberto Gualtieri.

    C’erano stati anche degli incontri per definire la questione. Ma poi Virginia Raggi si è rifiutata di fare un passo indietro ed è andata come tutti sappiamo.

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