Tanto tuonò che piovve. Già, perché, esattamente come anticipato da TPI nei giorni scorsi la Rai ha nominato Andrea Montanari alla guida di Radio Tre al posto di Marino Sinibaldi e Maurizio Fattaccio alla guida di Rai Pubblicità. Ma non c’è soltanto questo, perché ieri, proprio nelle stesse ore in cui si svolgeva il lunghissimo CDA a viale Mazzini, in zona Parlamento c’era chi faceva ragionamenti sul futuro dell’azienda radiotelevisiva pubblica.
Perché è qui, non a viale Mazzini, che si stanno preparando i giochi che contano per il futuro della Rai. L’informazione, assolutamente confidenziale, è che tra i papabili per il futuro ruolo di amministratore delegato della Rai da qualche ora c’è anche Fabio Vaccarono, Vice Presidente di Google e Ceo di Google Italia.
Il nome piace molto a Giancarlo Giorgetti, uomo che si sta ritagliando il ruolo di king maker della futura Rai a trazione Draghi e che sta anche preparando un dettagliatissimo dossier da presentare al capo del governo per capire come dovrà essere la Rai del futuro. Ovviamente, manco a dirlo, l’obiettivo politico del titolare del Mise è, tramite il suo dossier, di indirizzare le scelte politiche dell’esecutivo quando ci sarà da decidere i nuovi vertici di viale Mazzini, in particolare per quanto riguarda la scelta del nuovo amministratore delegato (la Lega vorrebbe riuscire, per la prima volta, a “scegliere” l’Ad).
Tornando a Vaccarono, l’idea troverebbe il gradimento anche in casa PD e 5 Stelle. E poi è un esterno, fanno notare fonti di primo piano: insomma, potrebbe essere il nome giusto per convincere sia la politica che che il “tecnico” Mario Draghi.