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    Quirinale, Letta: “Martedì o mercoledì si arriverà a un nome condiviso da tutti”

    Credit: ANSA/FABIO FRUSTACI
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 23 Gen. 2022 alle 20:52

    Quirinale, Letta: “Martedì o mercoledì si arriverà a un nome condiviso da tutti”

    “Martedì o mercoledì” si arriverà a un nome condiviso da tutte le forze politiche. Lo ha detto oggi il segretario del Partito democratico Enrico Letta all’assemblea dei grandi elettori del Pd. All’incontro, tenuto dopo il vertice di stamattina con Giuseppe Conte e Roberto Speranza, oltre ai capigruppo di Pd, M5S e Leu, Letta ha definito quello di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio “il mio profilo ideale” per il Quirinale. “È l’unico italiano che ha ottenuto il Premio Carlo Magno, maggiore riconoscimento europeo”, ha detto Letta, “non è un candidato di bandiera”. Secondo Letta, è “molto probabile” che domani il centrosinistra voterà scheda bianca. Questo “per dare un segno di disponibilità e apertura all’interlocuzione, pur nella durezza della nostra condanna di quanto avvenuto ieri nel centrodestra”.

    “Ulteriori candidature di centrodestra faranno la stessa fine di quella di Berlusconi. È il metodo che era sbagliato”, le parole di Letta, a cui Matteo Salvini ha risposto a stretto giro. “Non puoi sederti intorno al tavolo dicendo che qualsiasi proposta arrivi dal centrodestra farà la fine di Berlusconi. Mi pare di dubbio gusto”, ha detto il segretario della Lega, a un giorno dal vertice del centrodestra in cui Berlusconi ha comunicato il suo passo indietro dalla corsa per il Quirinale.

    “Ora c’è bisogno di un nome condiviso”, ha detto Letta alla riunione dei grandi elettori del Pd. “Nei prossimi giorni dobbiamo mettere in campo tutta l’iniziativa politica per arrivare al profilo di una personalità super partes. Nessuno dopo deve festeggiare da solo perché ha vinto. Nessuno deve vincere affinché tutti vincano. Se ci si infila in piccoli interessi di parte viene giù tutto”, ha continuato. “Non è mettendo il cappello su qualcuno che si vince, anzi i candidati si bruciano tipo dieci piccoli indiani. Facciamo un appello a tutti: il rispetto per gli altri è rispetto per se stessi. Bisogna agire con questo spirito”.

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