Programma +Europa Europee 2019 | +Europa ha presentato il suo programma per le elezioni europee del 26 maggio 2019.
Alle elezioni europee +Europa si presenta in lista con Italia in Comune, il movimento fondato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
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Emma Bonino, fondatrice del partito, è anche una delle candidate alla presidenza della Commissione Europea del partito liberale europeo ALDE, che dopo le elezioni si scioglierà per formare un gruppo ancora più grande con il partito del presidente francese Emmanuel Macron.
Fanno parte della lista anche politici liberali di varia estrazione e una piccola delegazione di Centro Democratico, il partito di Bruno Tabacci che alle elezioni politiche del 2013 faceva parte della coalizione “Italia Bene Comune”. La lista +Europa è alleata del Partito Democratico, a queste elezioni.
Qui il programma +Europa completo.
Programma Pd Europee 2019 | I punti principali
Queste sono le aree tematiche su cui si basa il programma +Europa europee 2019:
1. Sostenibilità. Dal punto di vista ambientale vuol dire diminuire l’emissioni di gas serra ad ogni costo. Dal punto di vista economico, + Europa propone il congelamento della spesa pubblica in termini nominali
2. Crescita. Per quanto riguarda la concorrenza, secondo +Europa è necessario privatizzare le imprese pubbliche che operano in mercati concorrenziali e garantire che alla privatizzazione corrisponda un processo di liberalizzazione che eviti il fiorire di nuovi monopoli privati. Si intende inoltre potenziare le gli investimenti perle imprese italiane. Uno degli obiettivi che riguarda la crescita è quello di far tornare in pista il Mezzogiorno.
3. Equità. Si legge nel programma di +Europa: “Vogliamo creare un sistema tributario più equo e favorevole alla crescita economica. Vogliamo sostenere politiche d’inclusione nel mondo del lavoro. Vogliamo redditi che non siano solo temporanei. Vogliamo eliminare del tutto le iniquità generazionali legate alle scelte passate. Per sentirci davvero tutti uguali. Ma soprattutto, migliori”.
4. Sapere. Promozione della ricerca e “diritto alla scienza”.
5. Efficienza. Soprattutto nel campo della giustizia e della salute.
6. Diritti. Da sempre, i Radicali, che sono una grande fetta dei candidati di +Europa, puntano tutto sui diritti civili. “Quando si parla di diritti civili, di libertà e di immigrazione, noi diciamo no. No a leggi fallimentari che costringono centinaia di migliaia di persone a vivere e lavorare nell’illegalità. No alla paura e all’ignoranza. No all’inutilità del proibizionismo. No alle mafie. Tutte, anche quelle più insospettabili. No all’odio, alle discriminazioni e a un modello di accoglienza che genera emarginazione. No a chi parla di famiglia ma non sa cosa sia l’amore. No a chi vuole imporre la vita ma non è capace di rispettarla. Perché è solo dicendo no a tutto questo che possiamo dire di essere davvero umani”, si legge nel manifesto.
Tra le proposte di +Europa ci sono specifici punti sull’immigrazione: dal potenziamento del sistema di accoglienza SPRAR al superamento della legge Bossi-Fini.
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