Leader di Potere al Popolo a TPI:”Le Sardine? Santori ha mentito su di noi”
Che il flash mob delle Sardine a Napoli non sia stato un vero e proprio successo è un dato acclarato. Tocca ora fare i conti con quanto avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 19 febbraio, per capire cosa abbia portato all’ennesima querelle tra le Sardine e Potere al Popolo.
Il leader nazionale delle sardine è stato contestato da alcuni disoccupati, precari ed esponenti di Potere al Popolo per la sua vicinanza al Pd espressa, a loro dire, anche attraverso l’assenza di una critica reale a tanti dei provvedimenti targati Pd degli ultimi anni. Santori non ha risposto alle critiche preferendo andare via.
“Come già successo in altre piazze, alcuni rappresentanti dei centri sociali più crudi e puri, hanno letteralmente occupato il palco” – ha affermato Santori.
Ma gli esponenti di Potere al Popolo, che si sono sentiti chiamati in causa, non ci stanno e affidano a un comunicato pubblicato sui social la possibilità di azioni legali per evitare, a loro dire, che vengano diffuse altre calunnie sull’atteggiamento degli attivisti del partito alle manifestazioni.
“Noi ci riserviamo di valutare con i nostri legali di querelare Mattia Santori, così dalla giornata di oggi imparerà anche a smettere di raccontare bugie alle telecamere. Non l’abbiamo fatto quando a Raidue, senza possibilità di replica, attaccò la nostra organizzazione inventando che a Firenze avevamo osato portare in piazza le nostre bandiere (cosa smentita da tutti i video). A meno che non voglia ritirare sin da ora le sue affermazioni”, si legge nel comunicato.
TPI ha intervistato Viola Carofalo, portavoce nazionale di Potere al Popolo, che ieri sera era in piazza per tentare di ricostruire l’accaduto.
“Non ero presente all’inizio della manifestazione perché ero a contestare Salvini, quando sono arrivata la piazza non era propriamente stracolma. Ci sono stati gli interventi di persone che erano previsti in scaletta, lo dico perché avevo letto i nomi sull’evento. Sono persone che conosco e conosco le vertenze”, afferma Carfalo.
Come da scaletta a intervenire sono stati gli operai legati alle vertenze. Certo, sono stati interventi duri, legati anche ai decreti sicurezza e al Pd. Questo credo non sia piaciuto, si è visto che da lì in poi c’è stata una certa agitazione ma ha parlato anche il rappresentante delle sardine napoletane Bruno Martirana che ha fatto un intervento duro contro il Pd. Quindi ci sembrava tutto regolare.
È iniziata a girare la voce che sarebbe finita lì la cosa e che non ci sarebbe stato l’intervento di Mattia Santori.
Un nostro attivista si è avvicinato a Mattia e lo ha criticato per l’ambiguità con il Pd, gli ha chiesto cosa ne pensava dell’autonomia differenziata e dei decreti sicurezza. Tutto nella massima tranquillità. Santori ha deciso di non rispondere e sono intervenute delle persone del servizio d’ordine. Anche più grandi di età.
C’è stata un po’ di discussione, anche su un piano verbale e su un piano politico. Dopo di ciò Santori si è allontanato e in quella sorta di conferenza stampa che ha indetto sotto al palco ha dichiarato ai giornalisti che lui disconosceva la piazza, che le persone salite sul palco non erano state invitate a parlare – cosa falsa dato che c’è un elenco degli interventi. Insomma, il problema era stato Potere al Popolo.
Noi non abbiamo detto niente, non abbiamo fatto interventi dal palco, non abbiamo fatto contestazione sotto al palco, semplicemente un attivista ha posto alcune domande.
Siamo andati ad ascoltare, c’erano i lavoratori della Whirlpool, è una vertenza che abbiamo seguito, abbiamo fatto la mobilitazione con loro, eravamo lì per quello.
La mia percezione è che, siccome gli interventi sono stati abbastanza duri contro il Pd e che la piazza era vuota, a loro ha fatto comodo addossarci la colpa del fallimento. Gli interventi probabilmente sono stati poco graditi ma non si può decidere cosa si dirà sul palco.
Una di queste due persone è un nostro attivista, è chiaro che se arriva il servizio d’ordine mentre si sta parlando, ci si innervosisce. Questo mi sembra una dinamica normale di piazza.
Parliamo di due persone a distanza dal palco, è stato un episodio circoscrivibile. Santori poteva salire sul palco e fare il suo intervento. Può essere piacevole o meno essere contestati ma sta nell’ordine delle cose.
E’ già accaduto a Firenze, quando c’è stata la manifestazione delle Sardine, che Santori abbia dichiarato in varie trasmissioni che noi saremmo andati lì a dare fastidio, con la bandiera di Potere al Popolo, poi ha dovuto aggiustare il tiro.
A questo punto passare per sabotatori no, in quella piazza non c’era nessuno e doveva trovare un modo per disconoscerla. La cosa più ridicola è stata l’occupazione del palco.
In piazza noi c’eravamo, l’abbiamo riempita noi quella piazza, non contestando ma applaudendo gli operai. Non ci si può immaginare come l’incontestabile. Capita a tutti di essere contestati, ma questo non significa boicottare una manifestazione. Il diritto di criticare, in maniera civile, è sacrosanto.
Il video del Corriere della Sera: