Salvini-calciatore, post virale demolisce il leader della Lega
Una nuovo post virale che demolisce Matteo Salvini, stavolta con un metafora calcistica. Lo ha pubblicato su Facebook un giornalista di Oria, in provincia di Brindisi, già autore a luglio di un messaggio di successo sul leader della Lega. Stavolta il post virale, pubblicato il 23 agosto, è una metafora calcistica, con il vicepremier-ministro (che non viene mai nominato) descritto come il capitano di una squadra di calcio, un calciatore che durante la partita, dopo appena 15 minuti di gioco, prende la palla e la porta via.
Il riferimento è ovviamente alla crisi di governo di queste settimane e alla decisione di Salvini rompere l’alleanza di governo M5S-Lega subito dopo l’approvazione del decreto Sicurezza bis e il voto favorevole sulla Tav Torino-Lione. “C’è il capitano di questa squadra di calcio – ha scritto Mola sul suo diario Fb – che a un certo punto della partita, al 15esimo minuto, quando la sua squadra è in vantaggio per ben 2 reti a 0, prende la palla in mano e dirigendosi verso lo spogliatoio urla: ‘Basta. Abbiamo vinto noi. La partita finisce qui. Passiamo alla prossima’”.
Una metafora calcistica
Il confronto tra capitano e compagni di squadra ripercorre lo scontro tra i gialloverdi al governo: “Gli altri restano di stucco: ‘Ma che stai facendo?!'”, domandano i calciatori. “‘Come che sto facendo? Me ne vado. Abbiamo vinto. Siamo in vantaggio per 2 a 0. Quindi abbiamo vinto. Voglio giocare la prossima partita’”, è la risposta del calciatore-Salvini.
“Io l’unica regola che conosco – è il capitano-pensiero descritto nel post – è quella dello stadio. E’ quella dei nostri tifosi reali, i tifosi re-a-li che pagano il biglietto, e che lavorano, che stanno in ufficio, che stanno in fabbrica, che fanno la mamma e il papà. Anche a ferragosto. E i tifosi sono con me. 60mila tifosi sono con me. Lo stadio re-a-le è con me. Non lo senti come esulta? Non lo senti come vuole la nostra vittoria?”.
Il calciatore-Salvini si rivolge ai compagni ripercorrendo gli slogan della Lega: “Bibbiano, Renzi, Boschi, sono un uomo libero, io non mollo, troppi stranieri nel nostro campionato. Il cuore immacolato di Maria. Stadio. Tifosi. I miei figli. Nonni. Nutella”.
Nella metafora o tifosi prendono il posto degli elettori: “La verità è che voi avete paura della prossima partita – dice il capitano -. Avete paura dei tifosi. Io non ho paura dei tifosi. Io non ho nessuna paura a interrompere questa partita ora che mi conviene perché sto vincendo mio caro. Io non ho paura. Io non mollo. Se i tifosi ci sono io ci sono”.
Nel dialogo-scontro di parla anche dell'”inciucio” tra Pd e M5S, che in queste ore trattato per arrivare a un accordo di governo. “Ma… ma… Ah ma io vi ho capito. Voi vi eravate già messi d’accordo prima per giocare senza di me”, è la narrazione di Salvini. La reazione: “Eh?”. “È chiaro. È tutto un inciucio che avete fatto con gli avversari. Mi avete costretto a uscire dal campo per poi continuare a giocare da soli contro la volontà dei tifosi”.
Alla fine l'”arbitro Mattarella” ricorda che “le partite durano 90 minuti”. Ma Salvini continua: “Il cuore… bibbia… non mol…”.
Il post virale ha ottenuto in pochi giorni oltre 30mila condivisioni e oltre 40mila reazioni.
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