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    Polemica per la gestione Autostrade del Ponte di Genova, Conte alle opposizioni: “Mi ricordano Ecce Bombo”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 8 Lug. 2020 alle 17:38 Aggiornato il 8 Lug. 2020 alle 18:25

    “C’è un po’ di difficoltà a concordare con l’opposizione un luogo e un tempo in cui confrontarsi. Mi ricorda un po’ il Nanni Moretti di Ecce Bombo: “Mi si nota di più se lo facciamo a Villa Pamphili o più istituzionalmente a Palazzo Chigi?”. “Mi si nota più se si fa in un modo o in quell’altro?”. Il premier Giuseppe Conte ironizza sulle tensioni con il centrodestra in merito al confronto sul piano di riforme durante la conferenza stampa da Madrid. Oggi Salvini ha chiuso all’incontro, mentre da Meloni è arrivata la richiesta dello streaming.

    Ma i problemi non si limitano alla ricostruzione del Paese post Covid. L’attenzione è completamente concentrata su Benetton e Autostrade, e sull’affidamento ad Aspi del nuovo Ponte di Genova con le opposizioni che alzano una vera bufera sul Movimento 5 Stelle. Dai grillini arriva subito la risposta dello staff maggiore, che replica: “noi, sulla revoca della concessione ai Benetton, non arretriamo”. Al centro della polemica la lettera con cui il ministero delle Infrastrutture, guidato da Paola De Micheli, annuncia di rispettare la convenzione con Aspi, unica strada per rendere subito percorribile il viadotto. Ma è il premier, Giuseppe Conte, a gettare acqua sul fuoco nella discussione e annuncia: “Chiuderò la procedura in settimana”, annuncia.

    A sparare a zero contro il Movimento, che per due anni, viene sottolineato, dopo il crollo del Morandi ha perseguito la strada della ‘cacciata’ dei Benetton è, innanzitutto, il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ma certo, né Salvini, né Forza Italia fanno passare sotto silenzio la vicenda. Anzi, puntano il dito sul largo raggio, denunciando la rissa in corso fra Pd e M5s, alleati di governo. “Due anni di latrati, ringhiare, stridore di denti, tintinnare di manette e minacce hanno prodotto quello che si immaginava fin dall’inizio: la concessione autostradale e’ ancora li’, gli investimenti non sono stati fatti, i controlli sono partiti in ritardo e il ponte viene restituito a chi ha ancora la concessione nonostante i vaniloqui di questo governo a vario titolo e in vario modo”, sottolinea Toti.

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