È la notte del 18 agosto, un accordo tra Pd e M5S sancisce la nascita a Pomigliano d’Arco – la città natale del ministro degli Esteri Luigi di Maio – di un nuovo laboratorio politico in vista delle elezioni comunali del 20 e 21 settembre. L’alleanza giallorossa sceglie il docente universitario Gianluca Del Mastro per celebrare questa unione in vista delle elezioni a sindaco: “Sono emozionato e onorato nel comunicarvi che il nuovo laboratorio politico, nato a Pomigliano tra M5S, PD e liste civiche, ieri notte mi ha scelto come candidato Sindaco della Città”, afferma Del Mastro.
In men che non si dica, Pomigliano diventa l’ombelico della politica italiana. Quattro candidati a sindaco, 24 liste elettorali ed oltre 500 candidati al consiglio comunale. In sostanza, ogni famiglia si ritrova con almeno un parente in corsa in una cittadina da poco più di 40mila abitanti spaccata in due dalla tratta ferroviaria.
Nutrita la coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Gianluca Del Mastro. Nove liste a sostegno del professore universitario: Movimento 5 Stelle, Idea Pomigliano, Pomigliano Solidale, Europa Verde, Movimento Giovanile, Nuove Generazioni, Rinascita, Pomigliano 2020, Partito Democratico.
C’è la lista di Elvira Romano, vice sindaco uscente e candidata con una coalizione di 6 civiche (tra cui una parte di Fi sotto le insegne sempre azzurre di Forza Pomigliano) e la benedizione del coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato. “Vedo i miei concittadini un po’ scocciati dalla presenza di chi non è di Pomigliano”, afferma Rosato. La candidatura a sindaco dell’avvocatessa è sostenuta da sei liste civiche: Quartieri al Centro, Idee e Movimento, Forza Pomigliano, Lello Russo per Pomigliano, Millesettecento99, Riformisti Pomigliano D’Arco.
Poi ci sono UDC, Area Moderata, Pomigliano Ecologista, Vivere Pomigliano, Prima Pomigliano e Fratelli d’Italia che vanno a formare la coalizione che sostiene la candidatura a sindaco dell’imprenditore pomiglianese Maurizio Caiazzo.
L’avvocato penalista Vincenzo Romano da aspirante sindaco è appoggiato da tre liste: Più Pomigliano, Futura, La Città che Vale.
Tra gli oltre 500 candidati al consiglio comunale, spicca il nome di Mariarca di Marzo, candidata a sostegno di Gianluca del Mastro (indicato da Di Maio). Leggendo il casellario giudiziario di Di Marzo, a disposizione di tutti perché obbligatoriamente pubblicato sul sito di presentazione dei candidati, si evince che Di Marzo risulta essere pregiudicata per furto aggravato. La candidata, dal punto di vista legale, ha tutto il diritto di presentarsi e correre come consigliera comunale. La sua candidatura nel laboratorio politico voluto da M5S e Pd, però, cozza con i requisiti essenziali che da sempre sono baluardo e cavallo di battaglia dei Cinque Stelle.
Il regolamento dei grillini prevede infatti dei requisiti essenziali e inderogabili per candidarsi sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle in qualsiasi tipo di elezione, a livello comunale, delle province autonome, regionale, nazionale ed europea. Tra questi si legge chiaramente il “non aver riportato sentenze o provvedimenti di condanna penale, anche se non definitivi”. Che dopo il doppio mandato stia candendo un altro tabù per i pentastellati?
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