A partire dalla sera del 27 maggio 2018 sono cominciati a spuntare in rete, in particolare sui social network, messaggi contenenti pesanti insulti e perfino minacce di morte nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Gli attacchi al Capo dello stato sono partiti dopo il fallimento del tentativo di far nascere il governo a guida M5s e Lega, a causa del rifiuto di Mattarella di nominare come ministro dell’economia Paolo Savona e della rinuncia all’incarico da parte del premier designato Giuseppe Conte.
La Polizia postale sta monitorando i siti web e i social per verificare i comportamenti e le dichiarazioni minacciose nei confronti del Presidente della Repubblica, che costituiscono reato perseguibile d’ufficio, e segnalarli all’autorità giudiziaria.
Tra gli attacchi via web nei confronti del Presidente Mattarella, ha fatto scalpore quello di un agente di polizia che ha postato un video, nel quale appare in divisa, in cui si rivolge proprio al Capo dello Stato.
L’agente Giovanni Piero Circonciso, nel filmato pubblicato sulla sua pagina Facebook e poi rimosso, dice: “Chi dovrebbe dare l’esempio non lo sta facendo. Sta decadendo la sovranità del popolo italiano. Io non ci sto, protesto”.
Il video è stato acquisito dalla questura di Catania ed è ora al vaglio per valutare se ci possano essere risvolti penali e/o disciplinari per l’agente.
Circonciso, intervistato dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, ha dichiarato: “Il mio messaggio è stato strumentalizzato, perché io non ho offeso nessuno né ho nominato la carica a cui si fa riferimento e questo mi dispiace molto”.
“Mi assumo le responsabilità del mio gesto e ne subirò le conseguenze ma non mi pento di quello che ho detto”.
“Ad ora non ho ricevuto comunicazioni di un procedimento nei miei confronti e anzi ho ricevuto vicinanza e solidarietà dai miei colleghi”, ha concluso l’agente.