Il presidente incaricato Mario Draghi ha posto grande attenzione sulla scuola durante il secondo giro di consultazioni con le forze politiche, iniziato oggi pomeriggio, sottolineando la necessità di riorganizzare il calendario scolastico, per recuperare le ore perse. È quanto avrebbe dichiarato l’ex presidente della Bce ai leader dei partiti minori, incontrati oggi.
Draghi non ha spiegato come intenderebbe agire sulla scuola ma ha fatto capire che è possibile un prolungamento delle lezioni scolastiche oltre i termini previsti, forse fino a fine giugno, secondo quanto riferito da alcune fonti parlamentari al termine dei colloqui.
Il premier incaricato avrebbe inoltre centrato l’attenzione anche sulle 10mila cattedre vacanti, evidenziando la necessità di trovare una soluzione al più presto, con l’assunzione di nuovi docenti. Per Draghi, sarebbe necessario lavorare da subito affinché a settembre tutte le cattedre siano assegnate e i docenti siano a scuola dal primo giorno del nuovo anno scolastico.
Il presidente incaricato avrebbe parlato, tra le priorità, di un piano per il mondo del lavoro e l’occupazione, rapporti e sinergia con l’Unione europea, e della necessità di un’accelerazione sulla somministrazione dei vaccini, valutando in particolare gli aspetti della logistica e della produzione.
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