Pd App, il software dei Dem
Il Pd è pronto a lanciare una sua app con l’obiettivo aprire il partito e renderlo piò orizzontale: una risposta alla pittaforma del M5S Rousseau. L’applicazione si chiamerà Pd App e verrà lanciata il 15 ottobre prossimo. Il software sarà ovviamente disponibile per i più diversi dispositivi e scaricabile sia da utenti Android che iOS, negli store di Google e Apple. È pronto anche lo slogan: “Tu vali tu”, ben diverso dall'”Uno vale uno” che negli anni scorsi ha fatto la fortuna del Movimento 5 Stelle.
A parlare dell’iniziativa del Partito Democratico è oggi Repubblica in un articolo a firma Goffredo De Marchis. Con la Pd App i Dem provano ad occupare uno spazio, quello del web, dominato sia dagli alleati pentastellati che dalla Bestia, il motore della comunicazione social di Matteo Salvini. Un modo anche per avvicinarsi agli elettori e soprattutto ai più giovani. L’operazione dei Democratici è stata seguita in primis da Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali. E ne conosce i dettagli il consigliere digitare del segretario Nicola Zingaretti, Carlo Guarino.
Repubblica spiega che non tutte le funzionalità verranno introdotte subito, ma in fasi successive. La registrazione online e la tracciabilità digitale consentiranno a tutti gli iscritti di stare sullo stesso livello ed eviteranno di arginare i signori delle tessere attivi sui territori. L’iscrizione potrà essere scaricata anche senza iscrizione ma serviranno i dati personali, il codice fiscale, un indirizzo fisico.
Quale sarà la differenza con Rousseau del M5S? Secondo Boccia il software Pd App metterà in rete tutti gli iscritti. Chi utilizzerà la piattaforma Dem interagirà con gli altri utenti. Mentre con il metodo del Movimento 5 Stelle gli attivisti tra loro non si conoscono, spiega il ministro. La sfida è significativa. La piattaforma Bob annunciata dall’ex segretario Matteo Renzi non è mai diventata operativa. Questa volta potrebbe davvero cambiare il modo di militare nel partito.