Pd App, l’applicazione del Partito Democratico
Il Pd ha annunciato il lancio di un’app per aprire il partito e coinvolgere la base di militanti: una risposta alla piattaforma Rousseau del M5S. L’applicazione del Partito Democratico dovrebbe essere disponibile entro il 15 ottobre ed ovviamente disponibile sia per chi usa smartphone o tablet Android che dispositivi Apple. Qui elenchiamo tutte le principali informazioni sul nuovo software.
Il nome: Pd App
L’app del Partito Democratico ha un nome estremamente semplice: si chiama Pd App. Ed è affiancata da uno slogan: “Tu vali tu”, che sembra una risposta all'”uno vale uno” che ha fatto la fortuna del Movimento 5 Stelle. I colori sono il verde e il rosso, gli stessi del simbolo del partito.
Dell’applicazione ha parlato il segretario Dem Nicola Zingaretti, in un post pubblicato il 24 settembre sulla sua pagina Facebook. “La nuova Pd App. Sta arrivando”, ha scritto il governatore del Lazio presentando un video.
A cosa serve
L’obiettivo di Pd App è quello di frenare le correnti migliorando la partecipazione dei tesserati alla vita democratica del partito. L’applicazione, secondo i piani Dem, dovrebbe rendere il Partito Democratico più aperto, connesso, e meno gerarchico, affiancando una partecipazione smart a quella più tradizionale. Questo dovrebbe consentire anche di allargare la base e di mettere tutti sullo stesso piano, militanti giovani e meno giovani, nuovi e vecchi iscritti, facendoli contare di più.
La registrazione online dei tesserati inoltre dovrebbe arginare i signori delle tessere, i ras locali, e fare spazio alla trasparenza massima. Gli utenti si iscriveranno con dati personali, codice fiscale e indirizzo fisico.
Ma l’applicazione avrà anche il compito di competere con gli altri software delle altre principali forze politiche italiane e in particolare con la piattaforma online del Movimento 5 Stelle e con la Bestia, la macchina della propaganda della Lega e di Matteo Salvini. Quello dei social è un terreno che ha visto il principale partito del centrosinistra sempre troppo indietro rispetto agli avversari e Zingaretti è il primo a mettere in campo una sfida. Prima di lui Matteo Renzi aveva annunciato il lancio della piattaforma Bob, ma il progetto non è mai decollato.
Come funziona
L’app del Pd è stata progettata con sette sezioni: Comunicazione, Iscrizione, Attivismo e condivisione, Consultazione, Contributo, Iscritti e Politiche.
Il video di presentazione dell’applicazione annuncia che, per quanto riguarda la “Comunicazione”, “attraverso lo splash screen il partito comunicherà con gli utenti per condividere eventi speciali e iniziative specifiche”. Nella pagina profilo sono indicati nome, cognome, comune di residenza, professione, mail, telefono ed estremi di un documento. L’iscritto riceverà una notifica per gli eventi rispetto ai quali ha manifestato interesse.
Per quanto riguarda invece l’iscrizione, “una volta atterrato, all’utente verrà chiesto di iscriversi pagando una quota associativa mensile di un euro”. Sul fronte “Attivismo e condivisione” invece “ogni tesserato potrà condividere e diffondere le verità del Pd”. App Pd consentirà anche di effettuare sondaggi consultando la base. La sezione “Consultazione” darà la “possibilità di dire la propria sui principali temi sociali e politici”.
Nella sezione “Contributo” invece l’iscritto al Partito Democratico potrà “visionare le proposte di legge, e avrà gli strumenti per apportare modifiche e aggiunte”. “Inoltre potrà interloquire con la propria amministrazione comunale, per chiarimenti e proposte”. La sezione “Iscritti” ospiterà “tutti i tesserati del Pd potendo raffinare la propria ricerca per regioni e province”. La sezione “Politiche” infine “accoglierà tutte le idee, gli approcci e i valori sui principali temi che riguardano i cittadini”.
Tutti gli eletti del Partito Democratico, dai deputati ai consiglieri comunali, dai senatori ai consiglieri regionali, dovranno rendicontare la loro attività online. Con l’app poi verranno lanciati dei referendum su proposte ben precise o su grandi decisioni da assumere.
Il metodo ricorda la piattaforma M5S ma dal Pd sottolineano cosa c’è di diverso. “La differenza con Rousseau è che lì Casaleggio sa chi sono tutti gli iscritti ma gli iscritti non si conoscono tra loro. Noi invece creiamo una rete in cui chi ha l’app può interagire con gli altri”, ha detto il ministro Francesco Boccia, che è uno dei registi dell’operazione. Un grande forum della sinistra italiana.
Quanto costa
Come annunciato nel video di presentazione il costo dell’applicazione è di un euro al mese.
Dove scaricarla
L’app Pd come tutte le più note applicazioni sarà disponibile – ricordiamo, entro il 15 ottobre – sui principali store di software per smartphone e tablet. Si potrà scaricare l’app sia su dispositivi Android che iOs di Apple, sia su Google Play che su Apple Store.