Partito Pirata Europee 2019 – “Noi del Partito Pirata puntiamo a superare il 4 per cento. La prima cosa che farei, da eletto, è puntare l’attenzione sul copyright, per avere internet più libero possibile”. Così Luigi Gubello, candidato capolista del Partito Pirata alle europee 2019, in un’intervista al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora.
A chi lo definisce hacker Gubello risponde: “La definizione mi piace, è positiva, ma non credo di avere le competenze”.
Il conduttore ha chiesto all’esponente del Partito Pirata: È vero che ha hackerato la piattaforma 5S Rousseau?”. La sua risposta: “Ho solo segnalato una problematica allo staff, solo per avvisarli del rischio che correvano loro e i loro utenti. Mi hanno risposto e mi hanno chiesto se conoscevo altre problematiche”.
Il Partito Pirata Italiano è stato fondato nel 2006 sullo stampo di quello svedese. È la prima volta che si presenta in Italia alle elezioni europee con una propria lista.
“I partiti Pirata di tutta Europa hanno concordato insieme il programma per le europee – ha dichiarato Alessandro Ciofini, candidato che ha depositato la lista – In Italia siamo l’unico partito veramente della conoscenza a trazione tecnologica, fondato sull’importanza dei diritti civili a tutto tondo, e su diritti digitali”.
Secondo ‘i pirati’, “la conoscenza ha bisogno di libertà e quindi siamo contro ogni forma di censura nella società e su internet”.
Sondaggi europee 2019: le proiezioni del parlamento Ue al 2 maggio 2019 | A questo link tutti gli aggiornamenti sugli ultimi sondaggi politici elettorali che interessano l’Italia. Qui invece tutte le ultime news che riguardano le elezioni europee 2019.
Leggi l'articolo originale su TPI.it