Assolto Descalzi non c’è per ora un rischio di anticipo per le nomine della partecipate che avverrà nella seconda metà di maggio. Detto questo il lavorio del Palazzo sulle nomine è già intensissimo. In particolar modo sulla Rai dove infuria uno scontro incentrato sul successore di Salini.
Con Zingaretti segretario sembrava che il PD avesse ipotecato la posizione di capo azienda a Viale Mazzini a favore di Andrea Scrosati ora questa ipotesi sembra scemata sia perché Enrico Letta ha più nel cuore Matassino (attuale Dg Rai) e Tinny Andreatta (figlia del suo maestro Beniamino Andreatta e gradita all’asse Mattarella/Franceschini) sia perché la Lega sta tentando l’assalto alla posizione sperando in Elisabetta Ripa Ceo di Open fiber (secondo Forbes una delle donne più influenti d’Italia) e, in subordine, sull’interno Marcello Ciannamea (alcuni in ambienti leghisti puntano anche su Teresa De Santis).
In pista c’è poi anche il nome di Del Brocco. Per la presidenza, come anticipato da tempo da TPI, c’è la candidatura autorevole di Ferruccio De Bortoli che in passato aveva declinato ma oggi sembrerebbe più willing. De Bortoli sarebbe insidiato dall’ipotesi Mauro Masi (che lascerebbe libera la posizione in Consap) caldeggiata da chi , fuori e dentro la Rai, punta ad un Presidente forte sull’azienda e non necessariamente sui media.
Girano anche altri nomi (Sergio, Annunziata, Di Bella) ma, almeno per il momento, con minori chances. Per i posti in Cda (sono quattro, uno spetta al rappresentante del personale Rai) non dovrebbero esserci problemi per Fratelli d’Italia, 5Stelle (che puntano anche alla conferma di Carboni al Tg1) Lega e PD.
PS, a proposito di Lega: il capitano Salvini non vuole assolutamente lasciare in mano a Giorgetti (GG per gli amici) la partita delle nomine Rai…