Mentre M5S, Rifondazione comunista e gli ex grillini di Alternativa non potranno accedere ai fondi del 2 per mille, altri partiti semisconosciuti riceveranno le donazioni dei contribuenti, l’unico finanziamento previsto dalla legge.
Tra le sigle non proprio centrali nella vita politica del Paese, c’è il movimento La Puglia in più, fondato dal senatore del Pd, Dario Stefàno. Non è da meno il movimento Stella Alpina, con sede ad Aosta, che fa riferimento all’ex deputato leghista Rudi Marguerretaz.
Curiosa la vicenda che riguarda Coraggio Italia, escluso dalla possibilità di ricevere il 2 per mille: la consolazione è che Cambiamo!, la formazione fondata da Giovanni Toti (co-leader del piccolo partito centrista insieme a Brugnaro, nella foto) potrà ottenere i fondi.
Nella lista del due per mille torna il Partito autonomista trentino tirolese, presieduto dall’ex parlamentare Franco Panizza, che conta in Parlamento sulla senatrice Emanuela Rossini. Una new entry è invece l’Italexit di Gianluigi Paragone.
Continua a leggere sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui