Paragone e M5S: “Nessuna scissione, Di Maio non deluda le aspettative”
“Io via dal M5S con altri dieci? Non è assolutamente vero”. Parla così a TPI Gianluigi Paragone, senatore pentastellato tra i più critici in queste settimane rispetto alla linea del Movimento. Dopo il no alla manovra economica in dissenso con il suo gruppo per il giornalista ex direttore de La Padania ed ex conduttore de La Gabbia è stata avviata una procedura di espulsione. Ma sono cominciate a circolare anche voci di un addio e di una possibile scissione in compagnia da una decina di colleghi.
“Sono in posizione di stand-by. Attendo. Mea sponte non vado da nessuna parte, non organizzo alcunché”, spiega ora al The Post Internazionale. E su un’eventuale uscita dal M5S per ordine dei probiviri dice: “Mi accomoderò nel gruppo misto ma mi difenderò”.
“Lo lasceremo giudicare ai probiviri”.
“Sono in posizione di stand-by. Attendo”.
“Assolutamente no. Mea sponte non vado da nessuna parte, non organizzo alcunché”.
“Assolutamente sì”.
“Chiedo di non deludere il sogno di tantissimi italiani, che sulla base di un programma elettorale e di un racconto elettorale, si erano affidati a questo gruppo”.
“Aspettiamo a vedere chi sarà il presidente e capiremo. È chiaro che il profilo di Carla Ruocco è diverso da quello di Alvise Maniero. Faccio notare che Maniero comunque nella nostra votazione interna era al di sotto di un voto per un voto da Lannutti. Quindi toccherebbe a lui la presidenza”.
“Mi attengo a una regola molto semplice, quella della votazione interna”.
“Quando tu non vuoi lasciare il gruppo per cui hai fatto campagna elettorale e con cui sei stato eletto ogni sirena è priva di significato. Come Ulisse, mi sono praticamente tappato le orecchie con i tappi di cera. Nulla ha senso. Sono fedele al programma elettorale e alle cose che ho sempre detto dai palchi del Movimento 5 Stelle”.
“Temporaneamente mi accomoderò nel gruppo misto ma mi difenderò”.
“Ci sono delle procedure a difesa delle regole”.